Don Fabrizio Moscato – Commento al Vangelo del 20 Marzo 2021

C’è tanta confusione sull’identità di Gesù, anzi una vera e propria divisione, uno “scisma” che mette in contrapposizione non soltanto le opinioni, ma anche le persone.
Aumenta quel clima di tensione che prepara, nel prosieguo, le grandi controversie con i Giudei e la passione stessa di Gesù.

È interessante notare come da una parte e dall’altra, di Gesù viene colto soltanto ciò che è verifcabile, ciò che appare sotto gli occhi, e naturalmente ciò che è filtrato da una precomprensione personale o di gruppo: tutti danno opinioni, tutti si esprimono, tutti offrono mezze verità, tutti “si scomodano”…

Colpisce, tuttavia, il discorso di Nicodemo che chiude questa sezione smorzando tutte le discussioni.
Egli ricorda che se Gesù è accusato di qualcosa, bisognerà sottoporlo ad un processo, a norma di legge. Pertanto non è il caso di tirare conclusioni affrettate.
Ma la sua figura ci rammenta anche quella notte di dialogo nascosto con Gesù, quando, desideroso di sapere circa il misterioso Rabbi, riceve un rilancio incredibile: bisogna rinascere dall’alto, da acqua e Spirito.

Sembra che oggi Nicodemo ci inviti non tanto ad esprimere un’opinione, a dire la nostra su Gesù, a spaccarci la testa per capirlo, spesso secondo le nostre personali visioni… piuttosto a lasciare operare la grazia dello Spirito, a far sì che si compia una rinascita dall’alto, a ri-conoscere l’azione di Dio in noi iniziata con il Battesimo, ad accogliere una novità di vita in Cristo Gesù.

Ciascuno torna a casa sua, dopo l’intervento di Nicodemo, contestato dai Giudei.
E forse è l’unica soluzione…
C’è chi vi ritorna rientrando nel proprio pregiudizio, nelle proprie convinzioni e nelle proprie convenzioni…
E c’è chi vi ritorna rientrando nel profondo della sua vita, con un cammino anche doloroso che lo porta a riconoscere ed accogliere il bisogno di rinascere, non da se stessi, ma da Dio…

Fonte: Telegram | Pagina Facebook

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