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Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 7 Luglio 2024

Domenica 7 Luglio 2024
Commento al brano del Vangelo di: Mc 6, 1-6

La prima lettura ed il Vangelo di questa Domenica si soffermano sulla figura del profeta.

Lโ€™etimologia del termine ci dice che profeta รจ โ€œ colui che parla al posto di โ€œ.

Un profeta รจ quindi colui il quale โ€œ parla al posto di Dio โ€œ.

Eโ€™ Voce che annuncia il Signore.

A lui spetta il compito, come si legge nella prima lettura ( Ez, 2, 2-5 ), di dire: โ€œ Dice il Signore  Dio โ€œ.

Ci sono profeti oggi?

Si, tantissimi.

E dove sono?

Noi non li vediamo.

Siamo io, tu, lui e…tutti i battezzati.

Con il Battesimo tutti diventiamo infatti sacerdoti, re e profeti.

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A ciascun battezzato spetta quindi il compito di annunciare Cristo con le parole e con le opere.

Io, tu, siamo chiamati, come Ezechiele, ad annunciare a tutti: โ€œ Dice il Signore Dio โ€œ e a testimoniare la nostra concreta adesione ai suoi insegnamenti tramite la nostra condotta di vita.

Ci ascolteranno?

Molto probabilmente no.

Ha importanza?

NO

Sempre nella prima lettura รจ scritto: โ€œ  Ascoltino o non ascoltino โ€“ dal momento che sono una genรฌa di ribelli โ€“ sapranno almeno che un profeta si trova in mezzo a loro โ€œ.

Il fatto solo che gli altri sappiano che โ€œ cโ€™รจ un profeta in mezzo a loro โ€œ giร  รจ compimento della nostra missione.

Non scoraggiamoci allora se non ci ascoltano, se ci deridono, se ci sembra inutile cioโ€™ che annunciamo.

Per non scoraggiarci pensiamo ad un dato importantissimo: anche Gesuโ€™, il profeta piuโ€™ importante di tutti, veniva โ€œ disprezzato โ€œ.

Ce lo dice chiaramente il Vangelo di oggi.

Il giudizio dei suoi compaesani, dinanzi alle sue parole e alle sue opere, era: โ€œ Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza รจ quella che gli รจ stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non รจ forse il figlio del falegname? โ€œ.

Cioโ€™ induce Gesuโ€™ a dire: โ€œ  Un profeta non รจ disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua โ€œ.

Se non hanno dato credito a Gesuโ€™โ€ฆ.figuriamoci a noi.

Ma, cioโ€™ nonostante, non dobbiamo scoraggiarci, anzi, il rifiuto, il disinteresse che subiremo, sarร , come leggesi nella seconda lettura ( 2 Cor 12, 7-10 ), quella โ€œ spina โ€œ che ci consentirร  di non montare in superbia, di restare umili.

A noi e ai profeti di tutti i tempi, resi tali dal Battesimo, non interessa la Gloria, non interessa riuscire a convertire tantissime persone, ma, come dice San Paolo, โ€œ ci basta la sua Grazia โ€œ.

Ci siano da guida, nei momenti in cui pensiamo di non farcela, pensiamo di non essere adeguati a svolgere il nostro compito di profeti, i versetti finali della seconda lettura, che riporto di seguito ed invito tutti, a chiusura di questo mio breve pensiero, a leggere e meditare: โ€œ  Ti basta la mia grazia; la forza infatti si manifesta pienamente nella debolezza. Mi vanterรฒ quindi ben volentieri delle mie debolezze, perchรฉ dimori in me la potenza di Cristo. Perciรฒ mi compiaccio nelle mie debolezze, negli oltraggi, nelle difficoltร , nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: infatti quando sono debole, รจ allora che sono forte โ€œ.

Buona Domenica e buona riflessione a tutti.

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