Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 9 Settembre 2021

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È disarmante il discorso del Signore che Luca media da Matteo.

Se per Matteo era importante dimostrare il fatto che Gesù riportava la legge degli antichi alla propria origine, senza cambiarne una virgola ma, anzi, sfrondandola di tutti i carichi che le l’avevano appesantita, Luca, da pagano, è più preoccupato di rimarcare l’assoluta novità della pretesa evangelica: un atteggiamento accogliente, pacificato (non remissivo), capace di contrastare la logica comune e gli istinti.

E Gesù ha perfettamente ragione: cosa facciamo di così straordinario se amiamo chi ci ama e salutiamo chi ci saluta? Cosa se, alla fine, assecondiamo tutto quello che gli altri fanno senza alcuna differenza?

Ma è nel paradosso del dono, della scelta del dialogo, dell’inatteso che si muove il discepolo imitando il Dio che Gesù è venuto a svelare. Perché è la misericordia e solo la misericordia a fare la differenza.