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don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 1 Maggio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mt 13, 54-58

È interessante come il vangelo di oggi usi il riferimento a Giuseppe (“Non è egli forse il figlio del carpentiere?”), per delegittimare l’autorità di Gesù. In fondo un messia non può essere semplicemente il figlio di un falegname, al massimo deve essere il figlio di un re o in mancanza di altro deve avere origini misteriose.

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Se di qualcuno sai vita, morte e miracoli, certamente non c’è molto da aspettarsi in più. Eppure la logica dell’incarnazione è esattamente il contrario di questo buon senso. Infatti Dio è Colui che compie novità lì dove tu pensi non ci sia nessuna novità.

Egli ama nascondersi nelle cose normali, nelle cose di ogni giorno, in quelle che pensi di conoscere a memoria e per questo non guardi più. La logica dell’incarnazione è l’elogio della normalità come il luogo principale dove Dio si manifesta e dove bisogna farsi santi.

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Il cristianesimo non è quasi mai la storia dei super eroi ma la storia di gente normale che vive straordinariamente il suo pezzetto di vita. In questo senso Giuseppe ne è davvero il principale protettore. Egli ha dato a Gesù una casa, un cognome, un affetto, un padre, ma soprattutto ha dato a Gesù un mestiere, una normalità.

È in questa normalità che Gesù è cresciuto fino al giorno in cui ha iniziato la sua vita pubblica. Per questo per capire la logica di Dio bisogna spogliarsi del pregiudizio che solitamente abbiamo sulle cose normali della nostra vita.

“«Da dove mai viene a costui questa sapienza e questi miracoli? Non è egli forse il figlio del carpentiere? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle non sono tutte fra noi? Da dove gli vengono dunque tutte queste cose?». E si scandalizzavano per causa sua”.

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Quando la nostra quotidianità diventa scandalo, impedimento a vedere Dio, è proprio lì che il Vangelo non ha più da dirci nulla.

Abbiamo bisogno allora che San Giuseppe ci guarisca lo sguardo e rimuova la sbagliata convinzione che Dio usa effetti speciali per realizzare la storia della salvezza.

Altro commento (del 2021)

“Non è egli forse il figlio del carpentiere? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle non sono tutte fra noi? Da dove gli vengono dunque tutte queste cose?». E si scandalizzavano per causa sua”. C’è una cosa che ha sempre procurato scandalo nella vita di Gesù: la sua normalità. Quasi mai ci ricordiamo, ad esempio, che egli ha vissuto la più grande parte della sua vita (trent’anni) nella normalità della vita di Nazareth. Lavoro, amici, famiglia, sorrisi, pianti, passeggiate, e potrei continuare così all’infinito. […] Continua a leggere qui.


Autore: don Luigi Maria Epicoco
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