HomeVangelo del GiornoPaolo Curtaz - Commento al Vangelo del 6 Febbraio 2024

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 6 Febbraio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mc 7, 1-13

Gesù si scontra frontalmente col modo di pensare molto devoto dei farisei. Fedeli zelanti e pieni di fede, niente affatto bigotti come a volte rischiamo di immaginarli, i farisei cercavano di vivere con grande scrupolo ogni piccola norma della Legge scritta e di quella orale.

Convinti che solo nell’obbedienza ai comandi potevano essere graditi a Dio, impegnavano tutte le loro energie nel conoscere e rispettare i precetti del Signore. La salvezza, però, era un premio riservato solo a coloro che rispettavano tutti i comandamenti del Signore e, perciò, escludeva la stragrande maggioranza del popolo, preoccupato a mettere insieme di che sfamarsi.

Gesù vive con intelligenza ed equilibrio le norme, distinguendo quelle che provengono da Dio da quelle che sono frutto dell’abitudine e della tradizione umana. Riconduce all’essenziale ogni norma, sapendo bene che Dio l’ha voluta per il bene dell’uomo e per la sua maggiore libertà, non per una soffocante prigionia spirituale.

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E non manca, il Signore, di sottolineare le storture e le contraddizioni di quei campioni della fede che, allora come, oggi, ricorrono a mille furberie per ingannare gli altri. Il fariseismo, l’attitudine, cioè, a percepirsi migliori, a sottolineare il nostro progresso spirituale, è presente anche in noi.

Gesù ci richiama alla verità di noi stessi, al rischio sempre diffuso di arrampicarci sugli specchi per giustificare i nostri comportamenti, come fanno i farisei che, pur di non mantenere i genitori, vincolano i propri beni ad una donazione (futura) al tesoro del tempio…

Gesù contesta duramente la Legge orale, quei precetti che nei secoli si erano aggiunti alle dieci parole donate sul Sinai. Groviglio inestricabile e sconfortante di misure, di obblighi, di severe regole da rispettare per presentarsi davanti a Dio. No, non ci sta Gesù: affronta, controbatte, contesta, chiarisce.

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Attenti, amici, chiediamo al Signore di purificare le nostre intenzioni e il nostro cuore, per non diventare, sul serio, insopportabili bigotti pieni di sé e vuoti di Dio!

FONTE: Amen – La Parola che salvaIl blog di Paolo

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