Lo sposo, il Signore Gesù, dopo avere incontrato Natanele, simbolo del giudaismo tradizionale, la samaritana, simbolo della sposa che ha tradito, ora incontra un funzionario pagano. Ormai l’intento del Messia è chiaro: ricondurre a Dio tutti, il popolo di Israele, i samaritani, i pagani. Gesù-sposo è venuto esattamente per dare vita.
Per tre volte, in pochi versetti, Giovanni riporta con enfasi l’affermazione: egli vive! E questo è ciò che Dio vuole da noi: che viviamo. Non che ci lasciamo vivere, che ci trasciniamo stancamente da un giorno all’altro, ma che viviamo in pienezza, nonostante tutte le difficoltà . Il nostro Dio ama la vita, ama tutto ciò che ci permette di gioire, di crescere, di fiorire.
Quaresima è tempo di mortificazione, certo, cioè di allontanare quanto ci porta alla morte, ma, soprattutto, di vivificazione di tutto ciò che ci rende più autentici e veri, più liberi a capaci di amare.
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