HomeVangelo del GiornoPaolo Curtaz - Commento al Vangelo del 29 Aprile 2024

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 29 Aprile 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mt 11, 25-30

Caterina da Siena, patrona dell’Italia, veglia e prega per noi, oggi. È sorprendente vedere come lo Spirito agisca nella Storia, suscitando carismi nei momenti di maggiore difficoltà nella Chiesa.

E quando i pastori non ascoltano più la sua voce e pascono se stessi, ecco che lo Spirito si innervosisce e manda santi a raddrizzare la situazione. In un momento storico in cui il papato era inesorabilmente scivolato fra le maglie della politica arraffona dei potenti dell’epoca, Caterina, donna, illetterata, cittadina di una minuscola e fiera città toscana, alza forte la sua voce in nome di Cristo che le appare e dialoga con lei.

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Così richiama tutti alla verità: senza peli sulla lingua rimprovera i re arroganti e litigiosi, i cardinali che pensano solo ai denari, il papa, dolcissimo Cristo in terra, che, però, ha abbandonato Roma per Avignone. Con straordinaria originalità, Caterina si lascia condurre dal Signore e, attraverso continue apparizioni, diventa punto di riferimento equilibrato, pieno di buon senso spirituale per il suo tempo.

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È una donna di fuoco, Caterina, determinata al punto da rifiutare, a soli dodici anni, qualsiasi tentativo da parte dei suoi genitori di darla in sposa. Sarà lei a spuntarla vestendo l’abito del terz‘ordine domenicano, cosa inusuale visto che normalmente era vestito da vedove anziane.

E da mantellata lei, che non sa nemmeno leggere e scrivere, riceve intellettuali, artisti, nobili, ecclesiastici che ne restano affascinati. La sua conoscenza della Parola, meditata e pregata, il suo amore per i poveri e la sua risolutezza tutta femminile e tutta toscana, la porta ad amare la Chiesa fino a rimbrottare il Papa.

Una figura spettacolare, intensa, vera, che richiama la nostra Chiesa ancora troppo legata a paradigmi maschili ad aprirsi, sul serio! al carisma femminile. E Caterina, dottore della chiesa illetterato, richiama tutti noi al fatto che non occorrono lauree in teologia per diventare santi.

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FONTE: Amen – La Parola che salvaIl blog di Paolo

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