Venite a me, dice il Signore. Pone una sola condizione per andare da lui: quella di essere affaticati, stanchi, provati. Dalla vita, dalle scelte, dalla quotidianità , dalle incomprensioni, dai nostri sbagli, dalle ferite che ci hanno inflitto, che ci siamo inflitti, che ci siamo provocati a causa delle nostre scelte; stanchi dentro, stanchi di vivere così.
E la condizione di essere schiacciati, oppressi: dalle preoccupazioni, dalla paura di non farcela, dai mille pensieri che ci frullano nella testa, dal senso di smarrimento che a volte attanaglia il nostro cuore. Non pone altre condizioni, non ci chiede di essere dei bravi ragazzi o di essere pentiti dai nostri errori o di essere dei devoti pronti a tutto.
Sono talmente larghe le maglie della sua rete da accogliere tutti coloro che invece di chiudersi a riccio, di piangere le proprie pene, si mettono in cammino. Sì, Signore, siamo stanchi. Stanchi della stortura di questo mondo, stanchi dell’essere umano che non impara, stanchi dell’ingiustizia e della violenza che a volte contribuiamo a far crescere…
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Stanchi anche dei lati oscuri del nostro carattere, e della nostra incoerenza, e del nostro vittimismo. Stanchi e oppressi anche se, ad essere sinceri, non abbiamo veramente di che lamentarci. Guardando alle tante vittime della guerra, ai profughi, a coloro che fuggono e sfidano la morte perché oppressi da regimi dittatoriali.
E tu, ancora una volta, ci dici: venite a me. Tu sei il nostro riposo, tu sei la nostra liberazione, tu sei la nostra speranza. Sì, andiamo da lui, ancora e ancora, giorno dopo giorno, Natale dopo Natale, per sederci alla scuola del Maestro, mite, pacificato, amabile, amato, amante.
Perché fra tutti i pesi che inevitabilmente la vita ci carica, quello del Vangelo è il più lieve e il più dolce, perché è il peso dell’amore. Veniamo a te, ma non ti carichiamo delle cose che possiamo fare noi, no, non sarebbe giusto. Riposà ti e liberi, grazie a te, cambieremo il mondo.
A partire da oggi. A partire da me.
FONTE: Amen – La Parola che salva – Il blog di Paolo
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