Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 2 Gennaio 2023

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LUNEDÌ 02 GENNAIO – TEMPO DOPO NATALE

Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo».

Possiamo essere veri testimoni di Cristo Gesù, se abbiamo una perfetta visione soprannaturale nella verità di Cristo Gesù, secondo la più pura rivelazione nello Spirito Santo che sempre deve governare la nostra mente e il nostro cuore. Ma questo ancora non è sufficiente. Dobbiamo anche avere una purissima conoscenza della verità della nostra persona, anch’essa secondo la purissima verità della rivelazione e anche della missione a noi affidata dal Padre, in Cristo, per lo Spirito Santo, perché noi la portiamo a compimento.

Giovanni il Battista sa chi lui è e qual è la sua missione: «Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno della sua nascita, perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio. Egli camminerà innanzi a lui con lo spirito e la potenza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto».

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«E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade, per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza nella remissione dei suoi peccati. Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio, ci visiterà un sole che sorge dall’alto, per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre e nell’ombra di morte, e dirigere i nostri passi sulla via della pace» (Lc 1,13-17.76-79).

Alla purissima conoscenza della verità di Cristo Gesù e della verità della propria persona occorre una terza verità: la verità morale o l’onestà nella fedeltà alla missione che ci è stata affidata. Poiché nella santissima fede la missione è data dalla nostra conformazione a Cristo Gesù nei Sacramenti della Chiesa e anche dai carismi di cui siamo arricchiti dallo Spirito Santo, è per noi grande onestà essere fedeli a questa nostra verità sacramentale e carismatica. Poiché questa verità non è per tutti uguale, anche l’onestà non è per tutti uguale. C’è l’onestà di chi è Vicario di Cristo e Successore di Pietro, c’è l’onestà di chi è vicario di Cristo e successore degli Apostoli, c’è l’onestà del presbitero, collaboratore dell’ordine episcopale nel sacerdozio e nel ministero della Parola, c’è l’onestà del Diacono, consacrato per il servizio e non per il sacerdozio, c’è l’onestà del cresimato, chiamato a rendere Cristo presente nel mondo, c’è l’onestà del battezzato, chiamato a fare la differenza tra chi è vero figlio del Padre nel Figlio suo Gesù Cristo e chi ancora figlio di Dio non è perché non è passato attraverso le acque del battesimo. Ogni membro del corpo di

Cristo è stato costituito con una speciale verità e speciale missione, con particolare carisma perché tutta la sua vita sia consacrata alla cura degli interessi di Cristo e gli interessi di Cristo sono gli interessi della sua Chiesa una, santa, cattolica, apostolica. Ogni membro del corpo di Cristo cura gli interessi dell’uomo solo se cura gli interessi di Cristo; se non cura gli interessi di Cristo, mai potrà curare gli interessi di un solo uomo. Non li può curare, perché solo in Cristo, con Cristo, per Cristo, l’uomo torna nella sua verità e solo in Lui, per Lui, con Lui, potrà vivere la verità acquisita grazie al sangue versato dal suo Dio e Signore dalla croce.

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LEGGIAMO IL TESTO DI Gv 1,19-28

Giovanni il Battista, interrogato sulla sua verità, attesta di non essere lui il Cristo, il Messia del Signore. Attesta che lui è solo voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come dice il profeta Isaia. Attesta altresì che lui battezza nell’acqua. Ecco cosa attesta ancora: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo».

Quest’uomo che sta in mezzo a loro è così alto da rendere lui, Giovanni, Profeta del Dio vivente, non degno di sciogliere il laccio del sandalo. Neanche gli potrà fare da servo, tanto alto Lui è in grandezza presso Dio. La grandezza di Cristo Gesù è la grandezza di Dio stesso.

Lui è infatti il Figlio Eterno del Padre, il suo Verbo, che è Dio e presso Dio in principio, mandato dal Padre nella carne per compiere la nostra redenzione. Tutto però è frutto dell’onestà di Giovanni il Battista. L’onestà a sua volta è solo frutto dello Spirito Santo che abita in un cuore e lo governa. La Madre di Dio ci faccia onesti per il Figlio suo.

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