Beati i nostri occhi perché vedono, le nostre orecchie perché odono! La proposta di Dio è sempre discreta, nascosta nelle pieghe della quotidianità e le parabole usate da Gesù per spiegare i misteri del Regno assecondano e realizzano questa logica: partendo da immagini e situazioni ben conosciute dall’uditorio, Gesù invita a identificarsi nei personaggi. Siamo liberi di capire, liberi di aprire il cuore, liberi di assecondare o di rifiutare l’invito di Dio.
Noi, oggi, siamo qui a meditare la Parola perché, in un modo o nell’altro, abbiamo ascoltato, abbiamo accolto. E capiamo bene cosa intende il Maestro: quante persone ascoltano distrattamente, quanti leggono il vangelo come noi senza lasciarsi minimamente scalfire dalla Parola che ascoltano!
Lodiamo e ringraziamo il Signore per lo splendido dono dell’ascolto perché lo Spirito, misteriosamente, è riuscito a far breccia nella durezza dei nostri cuori per aprirci alla visione di un mondo diverso, di un modo diverso di leggere la nostra storia. Dio rispetta la nostra libertà , il nostro percorso, il nostro cammino, ci tratta da adulti. A noi di accogliere la sua chiamata alla vita dell’Eterno.
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