don Francesco Pedrazzi – Commento al Vangelo di domenica 7 Luglio 2024

Domenica 7 Luglio 2024
Commento al brano del Vangelo di: Mc 6, 1-6

Data:

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Le cause dellโ€™incredulitร 

Che brutto giorno devโ€™essere stato quel sabato per Gesรน!

Era tornato nella sua amata cittadina, Nazareth, e aveva annunciato la Parola nelle sinagoga. Ma, โ€œconoscendo quello che cโ€™รจ in ogni uomoโ€ (cf. Gv 2,24-25), aveva scorto incredulitร  e giudizio nei cuori dei suoi compaesani. Loro che avrebbero dovuto amarlo ed apprezzarlo piรน di ogni altro, dubitavano che fosse un vero profeta.

Per questo Gesรน ยซlรฌ non puรฒ compiere nessun prodigioยป. Se non cโ€™รจ fede, non ci sono miracoli. Dio non puรฒ operare, non puรฒ concedere la sua grazia laddove cโ€™รจ incredulitร .

Ma perchรฉ i nazaretani sono tanto increduli?

Per almeno due ragioni. Prima di tutto perchรฉ presumono di conoscere bene Gesรน, avendolo visto crescere in mezzo a loro. Era conosciuto come ยซil falegname, il figlio di Mariaยป (Mc 6,3) e ยซdi Giuseppeยป (Lc 4,22). Uno che non si era mai distinto per opere straordinarie, dal carattere semplice, docile, umile, come egli stesso si sarebbe auto-definito (Mt 11,29). Nella loro testa un profeta doveva essere ben diverso: doveva avere un carattere forte e impetuoso, come Elia, e vivere di penitenze e digiuni in luoghi isolati. Gesรน non rientrava certo in questo โ€œschemaโ€!

Una delle cause piรน diffuse dellโ€™incredulitร  รจ una falsa idea o immagine di Dio. รˆ ciรฒ che la Bibbia chiama โ€œidoloโ€, una parola che deriva dal verbo greco โ€œideinโ€, โ€œvedereโ€: รจ un modo distorto di โ€œvedere Dioโ€ nella nostra mente, che ci impedisce di contemplare il suo vero volto! Solo la meditazione attenta e assidua della Scrittura purifica il cuore dagli idoli.

Una seconda ragione alla base dellโ€™incredulitร  dei nazaretani, conseguenza della prima, รจ la pretesa arrogante che Gesรน ripeta i miracoli compiuti nella vicina Cafarnao. Ma la pretesa รจ agli antipodi della vera fede.

La fede, infatti, consiste nel porsi davanti a Dio consapevoli della sua Bontร  e Potenza e al contempo della propria povertร  e del fatto che ยซnemmeno sappiamo che cosa sia conveniente chiedereยป (Rm 8,26).

Dio non opera su comando, come il genio della lampada (altro aspetto dellโ€™idolatria), ma laddove cโ€™รจ la serena e fiduciosa disponibilitร  ad accettare la sua volontร , anche quando non coincide con la propria.  

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