Le cause dellโincredulitร
Che brutto giorno devโessere stato quel sabato per Gesรน!
Era tornato nella sua amata cittadina, Nazareth, e aveva annunciato la Parola nelle sinagoga. Ma, โconoscendo quello che cโรจ in ogni uomoโ (cf. Gv 2,24-25), aveva scorto incredulitร e giudizio nei cuori dei suoi compaesani. Loro che avrebbero dovuto amarlo ed apprezzarlo piรน di ogni altro, dubitavano che fosse un vero profeta.
Per questo Gesรน ยซlรฌ non puรฒ compiere nessun prodigioยป. Se non cโรจ fede, non ci sono miracoli. Dio non puรฒ operare, non puรฒ concedere la sua grazia laddove cโรจ incredulitร .
Ma perchรฉ i nazaretani sono tanto increduli?
Per almeno due ragioni. Prima di tutto perchรฉ presumono di conoscere bene Gesรน, avendolo visto crescere in mezzo a loro. Era conosciuto come ยซil falegname, il figlio di Mariaยป (Mc 6,3) e ยซdi Giuseppeยป (Lc 4,22). Uno che non si era mai distinto per opere straordinarie, dal carattere semplice, docile, umile, come egli stesso si sarebbe auto-definito (Mt 11,29). Nella loro testa un profeta doveva essere ben diverso: doveva avere un carattere forte e impetuoso, come Elia, e vivere di penitenze e digiuni in luoghi isolati. Gesรน non rientrava certo in questo โschemaโ!
Una delle cause piรน diffuse dellโincredulitร รจ una falsa idea o immagine di Dio. ร ciรฒ che la Bibbia chiama โidoloโ, una parola che deriva dal verbo greco โideinโ, โvedereโ: รจ un modo distorto di โvedere Dioโ nella nostra mente, che ci impedisce di contemplare il suo vero volto! Solo la meditazione attenta e assidua della Scrittura purifica il cuore dagli idoli.
Una seconda ragione alla base dellโincredulitร dei nazaretani, conseguenza della prima, รจ la pretesa arrogante che Gesรน ripeta i miracoli compiuti nella vicina Cafarnao. Ma la pretesa รจ agli antipodi della vera fede.
La fede, infatti, consiste nel porsi davanti a Dio consapevoli della sua Bontร e Potenza e al contempo della propria povertร e del fatto che ยซnemmeno sappiamo che cosa sia conveniente chiedereยป (Rm 8,26).
Dio non opera su comando, come il genio della lampada (altro aspetto dellโidolatria), ma laddove cโรจ la serena e fiduciosa disponibilitร ad accettare la sua volontร , anche quando non coincide con la propria.