Tutti vivono per lui
Cosa significa credere alla resurrezione e dunque vivere di conseguenza?
Il brano di oggi ci dร alcune indicazioni semplici e chiare, e altre un poโ piรน difficili.
ร interessante notare come sia i sadducei che Gesรน citano Mosรจ (v. 28 e v. 3).
Occorre perรฒ aver presente che le Scritture possono essere strumentalizzate per sostenere le proprie convinzioni invece di considerarle il riferimento basilare del nostro pensare, del nostro parlare e del nostro agire. I sadducei sembrano vittime dei loro ragionamenti e delle loro convinzioni. Citano la legge che voleva garantire la discendenza a qualcuno che moriva senza avere figli e vi rimangono intrappolati pensando che una donna debba necessariamente essere moglie di un uomo non solo in questa vita ma anche dopo la morte.
Gesรน risponde in due momenti. Comincia con alcuni ragionamenti di non immediata comprensione spiegando che nel mondo futuro non tutto sarร uguale a quello presente. Sposarsi non sarร piรน necessario. Con questo non dice che il matrimonio non abbia senso, ma vuole gettare una luce sul fatto che, anche la situazione di chi non si sposa, puรฒ avere senso pur essendo in una situazione di mancanza. E questo sia per chi sceglie di non sposarsi per una maggiore intimitร con il Signore, sia per chi rimane celibe indipendentemente dalla sua volontร o dalle sue possibilitร .
Poi Gesรน continua e mostra come Mosรจ e le sacre Scritture tradizionalmente attribuite a lui sostengono che i morti risorgono.
Vediamo come Gesรน sappia interpretare correttamente le Scritture non tanto per sostenere le proprie convinzioni come fatto dai sadducei, ma per discernere in esse la volontร di Dio. Volontร di Dio che รจ sempre volontร di vita, di vita piena, di vita che, anche se attaccata da forze mortifere, riuscirร ad avere l’ultima parola. Infatti: โDio non รจ dei morti ma dei viventi; perchรฉ tutti vivono per luiโ. Bellissima questa affermazione. Affermazione dedotta dalla citazione di Esodo 3,6 in cui si afferma: “Il Signore รจ il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”.
Per noi cristiani lโaffermazione: โperchรฉ tutti vivono per luiโ trova varie risonanze in alcuni passi delle lettere paoline che troviamo citate a margine di parecchie edizioni della Bibbia.
Una si riferisce alla lettera ai cristiani di Roma: โCristo morรฌ per il peccato una volta per tutte, ora invece vive e vive per Dioโ (Rm 6,10). Poi continua affermando che, se questo รจ valido per Cristo รจ valido anche per noi: โCosรฌ anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesรนโ. Ciรฒ che infatti minaccia la nostra vita in pienezza รจ la forza mortifera di ciรฒ che Paolo chiama peccato e che noi possiamo piรน semplicemente chiamare male. Questa forza mortifera รจ stata vinta dal Signore Gesรน che รจ stato risuscitato da Dio e ora vive per Lui, cioรจ grazie a Lui, e in forza di Lui.
In chiusura del nostro testo alcuni scribi commentano dicendo a Gesรน: โHai parlato beneโ. Gesรน ha parlato bene perchรฉ pensa bene e agisce bene. E questo bene Gesรน lo ha attinto alla volontร di bene con cui il Signore Dio ha ispirato le Scritture. Credere in questa volontร di bene che tutti precede e accompagna, รจ credere alla resurrezione.
fratel Dario a Cellole
Per gentile concessione del Monastero di Bose.
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