Amati e invitati alle nozze del Re
La festa prefigurata nelle scorse domeniche, simboleggiata dalla vigna e dal vino, รจ oggi al centro della liturgia: siamo creati a immagine di Dio, che รจ amore e relazione tra Persone, e chiamati, nel Battesimo, alla comunione perfetta, in una festa che non ha fine. Il Signore, nostro padre, รจ un ยซpastoreยป buono, che ci ยซconduce ad acque tranquilleยป e ยซprepara una mensaยป (Salmo 22, Responsorio), ยซun banchetto di cibi succulenti, di vini raffinati per tutti i popoliยป: distrugge la morte e asciuga ogni lacrimaยป (Isaia 25, I Lettura).ย
Siamo la sua famiglia, chiamati ad ยซabitare nella sua casa per sempreยป, senza affannarci nel dolore e nellโindigenza, come vedove od orfani, ma vivendo nella pace, nella gioia e nella festa, come figli amati del Re onnipotente.
Con questa consapevolezza, ยซtranquilli e sereni come un bimbo in braccio a sua madreยป (cfr. Salmo 131), possiamo vivere sicuri in ogni situazione, ยซpovertร o abbondanza, sazietร o fameยป, perchรฉ ยซtutto possiamo in Colui che ci dร forzaยป (Filippesi 4, II lettura). Troppe volte perรฒ rischiamo di disperdere quanto abbiamo ricevuto:ย il Re ci invita continuamente alla festa di nozze del suo Figlio, ma noi ยซnon vogliamo andareยป;ย rinnova lโinvito attraverso i suoi servi, i fratelli che mette sul nostro cammino per richiamarci a quello che conta, e ยซnon ce ne curiamo, andando chi al suo campo, chi ai suoi affariยป; qualcuno addirittura si rivolta contro i servi del Re, ยซli insulta e li uccideยป.
Quanto al nemico, principe di questo mondo, riesce ad allontanarci dal Signore, attraverso le lusinghe terrene di cui รจ maestro e gli impegni quotidiani, talora eccessivi, che ci obnubilano e ci rendono schiavi! In questo modo mostriamo di essere indegni di una chiamata gratuita che ci ha raggiunti senza merito e che chiede solo, come per Abramo, adesione e fiducia.ย […]
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