Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 13 Ottobre 2023

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Difettano di logica gli avversari di Gesù. Non sapendo più a cosa appellarsi, ora lo accusano di esorcizzare gli spiriti impuri grazie al demonio. Geniale, davvero. E Gesù, invece di abbandonarli ai loro deliri, argomenta: ma che senso ha?

Se Satana caccia i demoni si autodistrugge! E, rivolto a noi discepoli, ci offre uno straordinario, duplice insegnamento: è lui, il Cristo, l’uomo forte che veglia alla porta del nostro cuore e non dobbiamo aspirare ad una perfezione spirituale ed asettica che piace a noi (e al diavolo) ma non a Dio. Smettiamola allora di vedere demoni e indemoniati ovunque: lasciamo le tentazioni ai santi!

Con umiltà accogliamo Cristo, uomo forte, a vegliare sulla piccola dimora del nostro cuore. Viviamo nell’umiltà e nella consapevolezza dei nostri limiti senza aspirare ad improbabili vite eroiche. E i difetti che riconosciamo ci siano utili a dimorare nella consapevolezza del limite. Esiste il demonio e lavora, lo fa con intelligenza e spregiudicatezza.

Non è quel mezzo mostro con le zampe da capra e la coda: chi di noi seguirebbe un tale orrore? È bello, ragionevole, seducente, manipolatore, ed ha un solo obbiettivo quello di allontanarci dalla vera visione di Dio e di noi stessi. Lo fa con i mezzi che ci stanno accanto, proponendoci modelli irraggiungibili, suscitando sensi di colpa, facendoci credere che tutti sono felici eccetto noi.

Se abbiamo intrapreso un cammino di discepolato ci sono dei momenti in cui avvertiamo la presenza del maligno e ne abbiamo paura. È quello il momento in cui appellarci al Cristo, l’uomo più forte che protegge la nostra vita. La parabola sulla casa tirata a lucido ci ricorda che siamo noi a voler apparire migliori di quello siamo al cospetto di Dio ma che questa ansia di perfezione, spesso, è una trappola che facilita l’avversario.

Senza sederci sui nostri limiti, accogliamo le nostre fragilità come uno strumento per rimanere nell’umiltà e fidarci di Dio che ci ama così come siamo. È un fragile equilibrio che lo Spirito ci permette di avere.

FONTE: Amen – La Parola che salva

Commento al brano del Vangelo di: ✝ Lc 11,15-26

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