don Roberto Seregni – Commento al Vangelo del 25 Settembre 2022

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UN POVERO DI NOME LAZZARO

Nuovamente la liturgia ci porta a meditare su una parabola del Vangelo di Luca. รˆ davvero sorprendente la genialitร  e la fantasia con cui il Maestro cerca di toccare il cuore e la mente dei suoi ascoltatori. Lasciamo raggiungere e affascinare dalla sua Parola.

La parabola di questa domenica si costruisce su un doppio contrasto: il ricco e il povero, la vita terrena e l’aldilร . I due protagonisti sono descritti abilmente da Luca: il ricco si veste lussuosamente e ogni giorno banchetta come un re; il povero, invece, รจ ricoperto di piaghe e mangia gli avanzi del ricco. Mi piace sottolineare che, mentre il ricco รจ lasciato nell’anonimato, il povero ha un nome: si chiama Lazzaro, diminutivo di Eleazaro che significa โ€œDio aiutaโ€.

Nella seconda parte della parabola, dopo la morte di entrambi, lo scenario si rovescia: il ricco รจ nei tormenti mentre Lazzaro รจ in compagnia di Abramo. Il giudizio di Dio capovolge la situazione terrena e capovolge anche una certa mentalitร  in base alla quale la ricchezza terrena era segno del privilegio divino. Niente di tutto questo! Nella parabola emerge chiaramente che Dio sta dalla parte dei poveri. Gli ultimi sono i suoi preferiti.

Non si dice nulla dei meriti o delle virtรน di Lazzaro, semplicemente perchรฉ questo non interessa al racconto della parabola. Ciรฒ che conta, invece, รจ sottolineare che Dio difende gli ultimi e prende la parte dei poveri.

Allo stesso modo non si dice nulla riguardo alla cattiveria del ricco. Egli non รจ condannato per le sue ricchezze, nรฉ perchรฉ si รจ comportato da oppressore o da violento, ma perchรฉ vivendo da ricco ha ignorato il povero: talmente preso dai suoi affari non si รจ accorto di chi aveva vicino.

Questo รจ il centro della parabola: il ricco รจ condannato per la sua totale indifferenza.

Il ricco e il povero sono vicini, vicinissimi, ma il primo nemmeno si accorge dell’altro. Il ricco non รจ nรฉ cattivo, nรฉ violento, nรฉ oppressore verso il povero Lazzaro. Semplicemente non lo vede, non si accorge di lui. Gli passa accanto come se niente fosse…

Anche noi, purtroppo, siamo come il ricco della parabola. Viviamo immersi nei nostri piccoli o grandi problemi e siamo miopi, indifferenti e sbadati.

Rileggo sottovoce la parabola di Gesรน e sulle mie labbra affiora una preghiera…

Liberaci, Signore, dall’indifferenza che ci acceca
e dalla superficialitร  che ci anestetizza.
Allenaci a riconoscere il Tuo Volto
nel volto del povero.
Insegnaci a condividere quello che abbiamo
e quello che siamo.

Donaci una fede inquieta,
una speranza coraggiosa
e una caritร  appassionata.

Maria, madre dei poveri,
aggiunga ciรฒ che manca alla nostra preghiera.
Amen.

Un abbraccio,
don Roberto


Don Roberto (prete missionario della Diocesi di Como) – Sito Webย Fonte: il canale Telegram “Sulla Tua Parola“.

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