don Marco Pozza – Commento al Vangelo di domenica 21 Novembre 2021

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Per sentito dire

Cristoddรฌo ha le ore contate: il suo tempo d’azione, quaggiรน, รจ ormai agli sgoccioli, tempo limitatissimo. Pilato, invece, ha tempo da perdere, mostra d’avere tante ore da gettare alle ortiche. Il primo, Cristoddรฌo, ha le idee chiare, sin troppo chiare per uno come Pilato che, invece, le idee ce le ha molto confuse. Il potere, da sempre, รจ in mano ai confusionari che, per riuscire a stare in biblico sulla poltrona, dovranno fare a pugni con i visionari: confusionari contro visionari, รจ questa la sfida ingaggiata da Dio nel Natale di Betlemme. Oggi tocca a Pilato, di nome Ponzio: รจ potente (pensa lui), รจ sommo, gagliardissimo. Soffre di un unico problema, uno di quei problemucci che pensi di poter anche non curare perchรจ, tanto, โ€œmica penserai di morire per una robetta cosรฌ, vero?โ€

Il suo problema รจ il cervello: ce l’ha avuto in dote ma poi, un giorno, l’ha sacrificato per fare carriera. Era l’unico modo per lui, che era un confusionario, per poter salir in altezza: affiggere la scritta โ€œAffittasiโ€ sul suo cervello e cederlo al primo fittavolo interessato. Cosรฌ ha fatto: si รจ auto-castrato e quella castrazione l’ha fatta diventare un vanto. โ€œPazzesco โ€“ diceva la gente quando andava ai suoi comizi pre-elettorali โ€“ Ragiona proprio come noi, รจ uno di noi! Come si fa a non votarlo alle elezioniโ€. Cosรฌ aveva fatto carriera Pilato: facendo a spizzichi il suo cervello e, di volta, in volta, ripetendo quello che la gente voleva sentir dire. Come dargli torto? Finora gli era sempre andata bene, benissimo: era rimasto incollato allo sgabello dalla notte dei tempi.

Poi, un pomeriggio, il patatrac: quello che non ti capita in una vita intera, accade in un battibaleno. Nell’aula dell’uomo armato di potere si presenta l’uomo disarmato del potere. Siccome bisogna pur sempre rompere il ghiaccio, Pilato si appella a ciรฒ che gli manda in onda in automatico il suo cervello, scansando la fatica di conoscere quell’Imputato cosรฌ eccellente che, ancora lui non lo sa, lo esporrร  al pubblico dileggio della storia. Con stile, senza rivalersi su nulla. ยซSei tu il Re dei Giudei?ยป gli chiede. Non avendo piรน un suo cervello, Pilato si vede costretto a ripetere il giร -sentito. Lui รจ uno di quelli che giudica per sentito dire, non cerca la polpa delle banane ma gli bastano le bucce: di certo non spicca per acutezza intellettuale. Cristo, questo, glielo dice senza fronzoli: la partita, se partita รจ, andrร  giocata sul filo del rasoio, fino all’ultimo colpo. Eccola la rasoiata, il colpo di fioretto che Pilato non si aspetta, la vera umiliazione del potere confusionario: ยซDici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?ยป

Tradotto: โ€œEgregio dottore Ponzio, permetta una domanda prima di risponderle: lei รจ uno che pensa con la sua testa oppure รจ uno di quelli che, non avendo idee proprie, รจ capace solo di pensare pensieri giร  pensati?โ€ Non รจ una quisquilia, Pilato se ne accorge: โ€œVede: nel caso lei fosse uno di quelli che pensa pensieri giร  pensati, non ho tempo da perdere con lei, abbia a perdonarmi. Nel caso, invece, avesse un suo cervello, affrontiamoci. Veda lei!โ€ E’ la morte di Pilato, il confusionario. Il suo cervello รจ un monolocale affittato, senza angolo cottura: non serve, i suoi pensieri sono giร  precotti, le sentenze gliele ha giร  scritte la pancia del popolo, รจ un imbelle che firma cose che nemmeno ha verificato. Un fattucchiero, armato solo di tonaca e goffaggine.

Una (solo) stilettata di Cristo e Pilato รจ tramortito: ยซIl mio regno non รจ di questo mondoยป. Come dire: โ€œChissenefrega del potere confuso, io ho un potere diverso, invincibile, che tu nemmeno riesci a capire da quant’รจ fineโ€. E Pilato, (non) cuor di leone, clicca replay: ยซDunque tu sei re!ยป E’ Incredibile come chi non ha delle idee proprie faccia diventare quelle altrui un’ossessione: continua a ripeterle per non scordarle, altrimenti non sa cosa rispondere. Cristo, cuore di leone, lo frantuma con la sua dignitร  di Re: ยซTu lo dici: io sono re!ยป Pilato, ora, รจ contento: se l’รจ sentito ripetere da Cristo stesso.

Coglie la palla al balzo, lo fa scrivere sulla Croce come dispregio, che tutti ridano passando: โ€œI.N.R.I.โ€ (Iesus Nazarenus Rex Iudaeorum). Non si accorse, da cervello in affitto qual’รจ, di avere fatto scrivere con le sue mani la veritร  piรน alta mai (piรน) annunciatasi nel suo ufficio: quell’Uomo, l’Ecce homo, รจ davvero Re.ย  L’uomo che amava succhiare le bucce delle banane, tende una buccia di banana al Cristo-imputato: su quella buccia, perรฒ, รจ lui a scivolare. Capita spesso, capiterร  ancora, che i visionari senza potere siano capaci di battere i confusionari con tanto potere ma senza visioni. รˆ il Regno di Dio: da inginocchiato, farร  ammattire chi si ostina a dondolare in piedi.

Commento a cura di don Marco Pozza
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