Essere fico
E’ questo l’unico problema di un segreto: che se non sai che esiste non ti infastidisce per nulla. Quando, invece, ti porgono un capo del filo, non riesci a fare a meno di tirarlo verso di te, per spogliarlo del tutto, per togliergli quell’aura segreta, per l’appunto, che te lo rende appetibile. Poi, nel caso, non sarร piรน un segreto: non sarร piรน suggestivo come lo era quando sapevi-non-sapevi. Il segreto di Dio, l’ultimo che รจ anche il primo e l’unico, รจ anche la sua piรน grande opera d’arte: Lui lo chiama Regno – il Regno di Dio – ma รจ assai piรน di un Regno. E’ una presenza, un rintocco, una certezza: Dio esiste, eccolo. Toccalo, incontralo quando ti verrร incontro: fatti incontrare da Lui.
Come tutti i capolavori, perรฒ, anche il Regno confida la presenza di un segreto, ma non te lo svela tutto. Ne tace la cosa piรน erotica, ovverosia il giorno in cui questo segreto si avvererร del tutto: ยซQuanto a quel giorno o a quell’ora โ recita il Vangelo -, nessuno lo sa, nรฉ gli angeli nel cielo nรฉ il Figlio, eccetto il Padreยป. Nemmeno il Figlio! Cosa, quest’ultima, che stupisce assai: perchรจ sai bene che loro tre, la Trinitร santissima e benedetta, sanno tutto di tutti (loro), sono uno la confidenza dell’altro, non c’รจ nulla che si tengano nascosto, ma tutto รจ condiviso. Sono uno sotto gli occhi dell’altro. Il Figlio, poi, รจ l’eterna confidenza del Padre: c’รจ qualcosa di piรน intimo, dunque, d’apparire cosรฌ intimo da tenerselo nascosto anche tra cuori in intimitร ? Pare di sรฌ, se di questa faccenda dell’ora esatta manco il Figlio ne รจ a conoscenza: eppure si รจ dato da fare per organizzare il cantiere del Regno in terra, per iniziare ad abitarlo, affittarlo all’umanitร , renderlo di generazione in generazione sempre piรน saporito. L’ora, perรฒ, in cui questo cantiere verrร definitivamente inaugurato, manco il Figlio la sa. Questo รจ โsaper mantenere un segretoโ, signori!
E’ un’autentica opera d’arte questo segreto: ti fa nascere l’acquolina in bocca, ti mette nelle condizioni di trattenere il respiro, ha un che di frustrante e d’eccitante nel medesimo istante. D’altra parte, รจ dell’amore che si parla: gli amanti veri, infatti, non condividono solo un letto, ma serbano tra loro un segreto. Quelli divini non sono certo i segreti degli uomini, fate bene attenzione, perchรจ quelli sono facilissimi da riconoscere: sai che sono segreti perchรจ li senti sussurrare dappertutto, ovunque. Questi, invece, sono segreti autentici, hanno la garanzia di autenticitร impressa, li conosce solo Uno, Dio: perchรจ quando un segreto lo conoscono anche solo due persone non รจ piรน un segreto. Dio tiene la barra dritta, schiena dritta in materia: ยซ(Il mio segreto) nessuno lo sa, nรฉ gli angeli nel cielo nรฉ il Figlioยป.
Suo Figlio รจ (anche) uomo, nemmeno con lui s’รจ sbottonato: sarebbe come rischiare d’apparire sciocco svelare un segreto ad uno, anche se fosse tuo figlio, chiedendogli poi di non svelarlo a nessuno. Nessuno, dunque, vuol dire nessuno: ยซEccetto il Padreยป. Come dire: โE’ inutile che chiediate il quando, il dove, il come a mio Figlio soltanto perche รจ mio Figlio โ sembra tutelare il Figlio il Padre, giocando in anticipo. Che nessuno lo accusi di menzogna -: non lo sa nemmeno Lui. Altrimenti non sarebbe piรน un segretoโ. Dio tutto d’un pezzo.
Solo qualche dettaglio viene concesso, tanto per tenere desto l’appetito, quel poco che basta perchรจ i sensi non s’appisolino: ยซIl sole si oscurerร , la luna non darร piรน la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolteยป. Dettagli che sono avvisaglie, avamposti ultimi, dei campanelli d’allarme. Nessuna inquietudine, perรฒ: รจ necessario che accada tutto ciรฒ perchรจ si inauguri il Regno. Come รจ necessaria la trebbiatrice perchรจ la spiga si faccia pane, il torchio perchรจ il grappolo tramuti in vino, la falce perchรจ l’erba si faccia cibo.
โFa male, tanto male. Mi fai male, porcocane!โ grida la spiga, il grappolo, l’erba: eppure lo sanno che, fuori da quella strada, nessun’altra strada รจ possibile per assicurarsi un futuro. Per portare a compimento la loro missione. โFatevi furbi, di una furbizia naturaleโ pare suggerire Dio all’uomo. Diventate fichi una volta tanto, dei tipi-fichi: ยซQuando il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate รจ vicina. Cosรฌ voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli รจ vicino, alle porteยป. Con Dio sarร sempre cosรฌ: piccoli segni, piccole rivelazioni, teneri germogli. Niente di eccezionale, nessun spettacolo pirotecnico. Semplici segreti tra amanti: di quelli che tutti dovrebbero averne almeno uno.
Uno di quelli che ti fa sorridere mentre gli altri parlano del piรน e del meno. Cioรจ del niente.
Commento a cura di don Marco Pozza
(Qui tutti i precedenti commenti al Vangelo di don Marco)
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