Questa domenica siamo chiamati ad aprirci sempre piรน a Dio e agli altri, lasciandoci tirar fuori dalle nostre piccole/grandi chiusure…
Il commento alle letture di domenica 1 settembre 2021 a cura dei Missionari della Via.
Dopo il suo viaggio verso il territorio di Tiro, dove ha guarito la figlia della donna siro-fenicia, Gesรน si dirige verso il lago di Galilea.
Gli vengono incontro delle persone avvolte nellโanonimato che gli sottopongono un malato, descritto unicamente con la sua disabilitร : รจ un sordomuto e chiedono a Gesรน di imporgli la mano.
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Gesรน lo porta in disparte. La folla, comparsa a sorpresa, non puรฒ assistere al rito. Noi che ascoltiamo sรฌ. Perchรฉ lo porta in disparte? Storicamente perchรฉ siamo in terra pagana e la missione di Gesรน era soprattutto per Israele. Esistenzialmente per farci capire che per essere risanati abbiamo bisogno di essere condotti in disparte e stare con Lui, a contatto con Lui. Gesรน compie i gesti del terapeuta: pone le dita negli orecchi e con la saliva (che secondo la mentalitร del tempo aveva effetti sananti), gli tocca la lingua. Dunque due gesti in relazione alle due parti malate. Poi alza gli occhi al cielo e sospira. E la parola in aramaico: effatร , apriti. Immediatamente lโuomo ha forza di parlare e continua a farlo (verbo allโimperfetto elalei). Gesรน gli impone il silenzio, affinchรฉ non sia frainteso come un guaritore famoso o un messia nazionalista. Solo dopo la sua morte e risurrezione i suoi gesti potranno essere compresi fino in fondo. Ma รจ impossibile tacere e i pagani lo annunziano: Marco usa il verbo kฤryssล, specifico per indicare la โbuona novellaโ. Tutti sono infine stupiti oltre ogni misura.
ร la prima guarigione di Gesรน con una gestualitร cosรฌ complessa. Perchรฉ? Qui abbiamo qualcosa che ancora oggi viviamo nella liturgia. Nel sacramento del battesimo lโultimo rito รจ il rito dellโeffetร .
Il sordomuto pagano rappresenta la nostra condizione nativa. Siamo sordi alla parola di Dio e muti. Non la conosciamo, non la possiamo trasmettere. Abbiamo bisogno di ascoltarla, accoglierla nel profondo, custodirla e poi trasmetterla.
Gesรน deve portare questโuomo in disparte, lontano dalla folla, da quel bombardamento di parole, immagini, sensazioni che ci stimola continuamente, tenendoci lontani dallโinterioritร . Nellโepoca dei social, molti sono connessi con il mondo e pubblicano di tutto e di piรน, ma sono soli, chiusi in loro stessi, incapaci di ascoltare fino in fondo qualcuno, dire parole sostanziate, profonde, vere. Cโรจ tanta solitudine.
ร la malattia del nostro Occidente opulento. La nostra societร รจ malata di โbulimia di paroleโ: ciascuno dice la sua, senza sapere a volte cosa dice e senza lโumiltร di ascoltare chi invece lo sa. Ci si pensa โtuttologiโ per due cose lette su internet!
La guarigione di questโuomo passa attraverso una relazione con Gesรน. Gesรน lo tocca nelle orecchie, nel suo bisogno di ascoltare la veritร , lo tocca sulle labbra, dandogli la grazia di dire parole sincere. Lo tira fuori dal suo isolamento. Cosรฌ รจ per noi: se non stiamo con Gesรน, se non ascoltiamo la sua parola, rischieremo di scambiare il bene con il male, di vivere tutta la vita restando in superficie; e davanti alla sofferenza e alle cose serie della vita saremo muti, incapaci di trovare e dare senso vero e profondo al vissuto. Ecco perchรฉ abbiamo bisogno almeno ogni domenica di ritirarci con Gesรน, lontano dalla folla, per ascoltarlo profondamente, per lasciarci toccare orecchie e lingua, mente e cuore! Ecco perchรฉ abbiamo bisogno di ritagliarci quotidianamente del tempo per meditare la sua parola, per nutrirci della sana dottrina, per aprire a tempo debito le nostre bocche lasciando che vi escano parole belle, edificanti, illuminanti. In una societร cosรฌ vuota, viene la voglia di chiudere orecchie e bocca. E aprirle a Lui. E grazie a Lui.
Preghiamo la Parola
Signore, apri le mie labbra, e la mia bocca proclami la tua lode.
VERITAโ: Vita interiore e sacramenti
Ogni giorno mi lascio parlare al cuore dal Signore?
CARITAโ: Testimonianza di vita
Sono capace di ascoltare gli altri? E di mettermi nei loro panni? cerco di cogliere anche cosa prova e sente chi ho accanto?



