โ Non comprendete ancora? โ
Eโ la domanda che Cristo fa ai suoi discepoli e che, oggi, dobbiamo porci tutti noi.
Cโรจ discussione tra i dodici perchรฉ โ avevano dimenticato di prendere dei pani โ e, sulla barca, โ ne avevano uno solo โ, che ritenevano non sufficiente per sfamarsi.
I discepoli del testo siamo tutti noi.
Ci affanniamo, corriamo, ci preoccupiamo per procurarci โ pane โ e ci disperiamo quando ci accorgiamo che la situazione รจ difficile, il lavoro รจ precario e rischiamo di โ non avere pane โ.
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In questi momenti pensiamo che anche Dio ci abbia abbandonato.
Siamo sicuri che sulla nostra barca non cโรจ nessun pane?
O, forse, come i discepoli, โ un solo pane โ lo abbiamo e, per la durezza del nostro cuore, non comprendiamo che il PANE DI VITA, lโUNICO PANE CHE SFAMA, รจ sempre sulla nostra barca?
โ Non capite ancora e non comprendete? Avete il cuore indurito? Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? โ.
Sono per noi queste parole, cosiโ come quelle successive: โ e non vi ricordate di quando ho spezzato i pani? โ.
Non ci ricordiamo.
Da tutto cioโ nasce il nostro cuore indurito.
Stiamo sempre a lamentarci, accusiamo Dio della insufficienza del โ pane quotidiano โ ma non facciamo memoria di tutte le volte che รจ intervenuto nella nostra vita consentendoci, in un modo o nellโaltro, di essere ancora qui.
E allora facciamo questo โ esercizio di memoria โ e ringraziamo di avere sempre con noi lโunico pane che sazia, Cristo Gesuโ, che si fa trovare nella sua Parola, che si fa mangiare nellโeucarestia e che ci dice, in unโaltra meravigliosa pagina evangelica ( Mt 6, 31-33 ): โNon affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta โ.
Nรนtriti dellโunico pane necessario e, stanne certo, Cristo lo โ spezzerร โ, lo moltiplicherร , ti farร avere, in aggiunta ad esso, anche quello materiale.
Se non ci credi, se non ti accorgi che cioโ รจ vero, il tuo cuore รจ indurito e non hai compreso ancora.
Sta iniziando la Quaresima.
Eโ il tempo propizio per un cammino di conversione, di liberazione del cuore dalla corazza della paura e della diffidenza in cui lo abbiamo rinchiuso, di apertura degli occhi dalla cecitร spirituale da cui sono affetti, che non consentono di vedere come Cristo ha, da sempre, operato in noi, diย pulizia delle orecchie, oggi piene di โ cerume spirituale โ, e, pertanto, incapaci di ascoltare in profonditร la Parola.
Buon cammino e buona riflessione.
A cura di Fabrizio Morello
