Una vera e propria battuta dโarresto quel giorno nella sinagoga di Nazaret. Nulla lasciava presagire una tale prospettiva, circondato comโera da una folla che stupita assisteva ai segni di Dio allโopera. Dopo i giorni in cui in maniera insperata Gesรน aveva registrato aperture e accoglienze da persone da cui non ce lo si sarebbe aspettato (ultimi il capo della sinagoga e la donna affetta da perdite di sangue), lโopera di Dio conosce un vero e proprio impedimento lร dove invece Dio dovrebbe essere di casa, nella sinagoga, il luogo in cui si proclama ogni sabato quello che Dio ha compiuto per il suo popolo.
Venne fra la sua gente ma i suoi non lโhanno accolto, commenterร anni dopo lโevangelista Gv. A Nazaret, tra i suoi, non cโรจ spazio per quel modo inedito di rivelarsi di Dio nella persona di Gesรน. Dio ridotto allโimpotenza: e lรฌ non poteva compiere nessun prodigio. Cโรจ uno spazio che Dio non puรฒ superare: quello della mia incredulitร . Nazaret in questo caso รจ prototipo di un atteggiamento alquanto comune: quello di chi mai si lascia educare e interpellare da ciรฒ che accade ma tutto riduce alla misura del proprio io.
Deve aver patito non poco lo scarto tra la sua proposta e la non accoglienza dei suoi compaesani, se sulle labbra di Gesรน Mc pone una affermazione amara e sofferta: un profeta non รจ disprezzato che nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua. Un vero e proprio frammento di antievangelo perchรฉ traduce la chiusura ostinata di chi ha la pretesa di conoscere e gestire le cose di Dio, di chi sa come e quando รจ Dio. Non a caso di lรฌ a poco diranno: costui bestemmia.
E si meravigliava della loro incredulitร . Gesรน non riesce a capacitarsi di come si possa arrivare a tanto proprio tra i suoi parenti, nella sua patria.
Cosa gli contestano i suoi? Troppo feriale per essere Dio. Troppo ordinario: si presenta nelle vesti di una persona comune di cui si conosce lโappartenenza sociale e familiare. Davvero un Messia della porta accanto che ha nulla di sacrale perchรฉ cancella ogni separazione con lโumano. Se Dio รจ Dio, invece, il suo mondo รจ senzโaltro alto e lontano. Che razza di Dio รจ quello che sceglie di entrare nella storia proprio come uno di noi? Che fine fa tutto quel sistema culturale che va sotto il nome di religione costruito per raggiungere il distante mondo di Dio? Ci si scandalizza di un Dio cosรฌ: a scandalizzare, peraltro, non รจ quello che Gesรน dice o fa ma per quello che รจ: non รจ il figlio del carpentiere?
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Un Dio cosรฌ scandalizza, cioรจ fa inciampare, chi ha intrapreso ben altro sentiero modulato secondo i criteri dello spettacolare e del misterioso. ร uno scandalo che Dio non confermi il nostro immaginario su di lui. E dallo scandalo si passa allโincredulitร : che credito si puรฒ offrire a questo modo โquotidianoโ assunto da Dio per manifestarsi? Quale salvezza per lโumano lร dove finalmente non giunge un Deus ex machina a rovesciare le sorti di una trama fin troppo ingarbugliata? Puรฒ mai venire salvezza dallโumano?
Ma cosa cโรจ concretamente in questo voler tutelare la dignitร e il prestigio di Dio? Non รจ forse il pretesto per la difesa di un proprio schema mentale? Non cโรจ forse la convinzione che dalla condizione umana non si puรฒ uscire? Non cโรจ forse la sicurezza di possedere la veritร degli altri tanto da non sopportare chi ci costringe ad assumerne una diversa che destabilizza il nostro abituale modo di vedere le cose? Non sarร questo il motivo per cui le autoritร giudaiche arriveranno alla condanna stessa di Gesรน?
Il paradossale e il tragico sta nel fatto che persino la sinagoga โ nondimeno le nostre chiese โ possono diventare luoghi nei quali si impone il silenzio a Dio, per ascoltare soltanto il pigro rimuginare dei nostri pensieri o ciรฒ che suggerisce una logica di alleanze tra compari a difesa di un ordine sociale in cui non cโรจ piรน spazio per Dio e per i poveri. Per rendere culto a Dio (quale Dio?) si finisce per zittirlo e metterlo a morte.
Lร dove non cโรจ accoglienza, Gesรน non si scoraggia e per questo sceglie un altro ambito di attivitร : ai margini, alla periferia dellโistituzione. Lโinsuccesso registrato tra i suoi non arresta la corsa del vangelo. Dio va altrove.
Ci รจ difficile pensare che Dio ci raggiunga attraverso lโumano, il nostro umano, attraverso persone come noi. La fede รจ credere che Dio mi visiti cosรฌ, per una via accessibile, la mia. Da sempre Dio non si smentisce e ci raggiunge mediante una parola/evento (lโaltro per come si presenta a noi) che invece dellโimmobilismo chiede trasformazione, invece dellโattaccamento chiede conversione, invece della rigiditร chiede adesione al nuovo modo in cui egli si rende presente.
AUTORE: don Antonio Savone
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