Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 17 Aprile 2020

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Pietro รจ stato lโ€™ultimo a convertire il proprio cuore al risorto. Troppo dolore da smaltire, troppa delusione nei propri confronti. Non cโ€™รจ nulla di piรน difficile che perdonare un proprio fallimento. E Pietro torna indietro, ricomincia da capo.

Quella pesca a Cafarnao รจ segno di un ritorno al passato, come se Gesรน fosse una parentesi ormai da chiudere. Ma non resta solo, i suoi amici lo raggiungono, gli sono vicini. La pesca รจ un disastro, non cโ€™รจ mai limite al peggio.

Ma alla fine delle notte piรน fallimentare, il Signore ci aspetta, con pazienza, con affetto. Me la immagino la scena, il viandante che attacca bottone, il malumore serpeggiante, la richiesta: riprendete il largo.

E i discepoli che si guardano in silenzio, a lungo. Cosa ha detto? Di prendere il largo? Tre anni prima era accaduta una cosa simile, lo stesso lago, le stesse parole. Prendete il largo. Lo fanno, senza una parola, un tumulto nel petto. E accade. Pesci come se piovesse.

Un segno, il segno. รˆ di nuovo lui, il risorto, รจ venuto apposta per salvare Pietro dal suo dolore.

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