Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 15 Giugno 2021

461

Gesù prosegue nei suoi insegnamenti e ripetendo: “Avete inteso che fu detto” per la quinta volta, sottolinea che ciò che è osservanza della legge ed è indicato come giustizia nel vecchio mondo dei farisei viene scardinato dalla legge dell’amore, dalla novità del Vangelo (in quel “Ma io vi dico!”). Per l’ebreo amare il prossimo voleva dire amare solo quelli del suo popolo, quindi pensare di amare il proprio nemico era contro ogni logica umana.

Il concetto “Amerai il prossimo tuo” anche se è un nemico, Gesù lo stava sperimentando nella sua missione, nell’annuncio della sua parola tra le genti. Quanti nemici ha incontrato, fin quando lo hanno umiliato e crocifisso! Ed è sulla croce che ha sperimentato ed espresso l’amore assoluto e totale per tutti, soprattutto per i nemici. Nel paradosso dell’amore per i nemici Gesù vuole ricongiungere le relazioni rotte dallo spirito di divisione per renderci capaci di recuperare il prossimo, che è stato nemico, in una rinnovata relazione fraterna. Il Signore ci offre l’opportunità di opporsi al male con l’amore.

La compassione è il moto che ci spinge a cercare di comprendere quello che ha reso nemico un nostro prossimo, per vederlo come un fratello che soffre ed ha bisogno di cura e di amore. Questo modo di pensare e agire indicato da Gesù ci trasforma in creature nuove. Così la nostra esistenza sarà colmata di grazia e la pace si espanderà intorno a noi e contagerà le persone con le quali viviamo. Riuscire a riconciliarsi e amare chi ha qualcosa contro di te è davvero estremo e incredibile, ma rigenera il mondo. E allora… non più guerre, non più conflitti, non più odio, non più invidia, non più ingiustizia e tradimento.

Per riflettere

Prego mai per i miei nemici? Domando a Dio di colmarli di bene, di benedizioni, augurando loro di diventare creature nuove?

Preghiera finale

Dice il Signore: “Amate i vostri nemici
e fate del bene a quelli che vi odiano
e pregate per quelli che vi perseguitano e vi calunniano”.
Infatti, veramente ama il suo nemico colui
che non si duole per l’ingiuria che quello gli fa,
ma brucia nel suo intimo per l’amore di Dio,
a monito del peccato dell’anima di lui.
Egli dimostri con le opere il suo amore.
(San Francesco di Assisi, Fonti Francescane—Ammonizione IX)


AUTORE: Consiglio Diocesano di Azione Cattolica di Pisa, Beatrice Granaroli
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi