ร possibile che la Trinitร sia solo un enigma che dobbiamo accettare contro ogni logica, anche matematica, senza capirne nulla e senza nessuna implicazione per la nostra esistenza? La Trinitร non รจ un enigma. ร un mistero. Le due parole non sono sinonimi.
L’enigma รจ buio, oscuro. Il mistero รจ luminoso. L’enigma non si comprende. Il mistero non si finisce mai di comprenderlo. Non solo, il mistero dona comprensibilitร a ciรฒ che entra in contratto con lui. Cosรฌ, senza la pretesa di fare una lezione di teologia, da questo vangelo impariamo qualcosa sul mistero della distinzione e, allo stesso tempo, dell’unitร tra Gesรน e il Padre. Gesรน riceve tutto dal Padre. Si definisce come โil ricevutoโ dal Padre.
La ricettivitร non spegne la sua identitร , ma la illumina perchรฉ lui รจ tutto ciรฒ che il Padre dona. ร la Parola, non in quanto chiacchiera, ma in quanto รจ accoglienza del dirsi del Padre nell’Amore. Giร questo aspetto della vita di Gesรน con il Padre รจ istruttivo concretamente per noi. Siamo chiamati a un’esistenza cristica. Un’esistenza che rispecchia Gesรน, che fa spazio a Gesรน. Piรน entriamo in questo anelito, piรน โci comprendiamoโ nella Trinitร .

Docente di Teologia presso la Pontificia Universitร Gregoriana e l’Universitร Cattolica del Sacro Cuore.
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