Paolo de Martino – Commento al Vangelo del 30 Giugno 2024

Domenica 30 Giugno 2024
Commento al brano del Vangelo di: Mc 5, 21-43

Data:

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Toccare, voce del verbo amare.

Forse i discepoli non lโ€™avevano ancora mandata giรน quella domanda cosรฌ forte e bruciante del loro Maestro: โ€œNon avete ancora fede?โ€.
Marco intreccia due incontri ed entrambe le protagoniste sono donne.
Era tipico nella letteratura ebraica presentare la donna come figura del popolo.
Questi personaggi femminili sono anonimi.

Li accomuna il termine figlia e soprattutto il numero 12, il numero della pienezza. Da 12 anni la povera donna soffre di perdite di sangue e la ragazza morente ha anchโ€™essa 12 anni.
Il tema attorno al quale ruota questo duplice incontro รจ la fede perchรฉ da sempre lโ€™uomo si pone questa domanda: se Dio รจ buono perchรฉ la sofferenza? Perchรฉ la malattia? Perchรฉ la morte?
Gesรน non spiegherร  le ragioni del dolore ma annuncerร  la bella notizia di un Dio che condivide il dolore perchรฉ a noi non fa paura la morte o la sofferenza: fa paura la solitudine, fa paura morire o soffrire da soli.

Le due azioni di Gesรน sono unite tra loro dal toccare: Gesรน รจ toccato da una donna emorroissa e tocca il cadavere di una bambina.

Giairo รจ uno dei responsabili della sinagoga di Cafarnao, uno di chiesa, un uomo di fede eppure davanti alla sofferenza della figlia la sua devozione entra in crisi. Tutte le sue preghiere non erano servite a rendere salda la sua fede. Non gli rimane che gettarsi ai piedi di questo Maestro.
Gesรน si incammina ma ecco lโ€™imprevisto che fa rallentare il corteo: una donna impura tocca il mantello di Gesรน.

Immagino lo sguardo imbarazzato dei presenti. A toccarLo รจ stata un obbrobrio di donna.
E Lui si lascia toccare da Lei. Come un giorno si lascerร  toccare da mille altre donne considerate lontane da Dio. Certamente le avevano detto: โ€œma sei pazza ad andare da Lui? Toccarlo allโ€™insaputa? Per noi donne รจ cosรฌโ€.

Non aveva il coraggio di chiedere il miracolo, e le era proibito toccare perchรฉ avrebbe trasmesso la sua impuritร .

Amici, che cosโ€™รจ lโ€™impuritร ? Quando una persona รจ impura, cioรจ indegna di stare con gli altri e con Dio? Da sempre questi interrogativi emergono nei nostri cuori nelle differenti situazioni della nostra vita. E le risposte che noi uomini abbiamo dato, e magari ancora diamo, non sempre riflettono i sentimenti di Dio.

Il sangue, da sempre รจ stato motivo di impuritร . Il sangue che esce da una donna nel mestruo o alla nascita di un figlio la rendeva impura. Chi toccherร  una donna impura sarร  reso impuro diceva il Levitico.

Ma Gesรน รจ venuto proprio per far cadere queste barriere. Ecco perchรฉ Gesรน non solo curava e guariva i malati, gli impuri, come i lebbrosi o come le donne colpite da emorragia, ma li toccava e da essi si faceva toccare. Non temeva di contrarre lโ€™impuritร ; al contrario, mostrava che Dio santifica anzichรฉ rendere impuri.

Per questo Gesรน lasciava che i malati lo toccassero, avessero contatto con il suo corpo.
Gesรน se ne accorge. Interessante: molti si avvicinano, una sola lo ha toccato.
โ€œLa folla spinge, lei toccaโ€ (Agostino).

Cristo รจ di passaggio, รจ un attimo trovarlo ma anche un attimo perderlo.
E guarisce, anzi pure salvata: โ€œVaโ€™ la tua fede ti ha salvataโ€ .
Il tempo รจ passato, La figlia di Giairo รจ morta, inutile andare ma Gesรน chiede a Giairo di fidarsi.
รˆ il primo scontro di Gesรน con la morte.
La incontrerร  di nuovo in un giovane, il figlio della vedova di Naim, poi con Lazzaro, fino alla vittoria piena che realizzerร  con la sua risurrezione.
โ€œLaudato siโ€™, mio Signore, per sorella nostra morte corporaleโ€œ, cantava giร  Francesco.
E non aveva affatto torto. Ma ve la immaginate unโ€™esistenza immortale qui sulla terra?
รˆ giร  cosรฌ faticoso, spesso, vivere fino alla morteโ€ฆcosa sarebbe vivere anche oltre?
Ogni cosa deve avere un suo inizio e una sua fine, altrimenti impazziremmo.
Gesรน gli cammina vicino. Sente che Giairo ha bisogno di un cuore dove possa appoggiarvi il suo dolore: ยซNon temere, soltanto continua ad aver fedeยป.
Porta con sรฉ solo Pietro, Giacomo e Giovanni perchรฉ devono essere due o tre i testimoni, secondo la scrittura ma forse perchรฉ sono i tre che maggiormente avevano bisogno di camminare nella fede.
Gesรน annuncia la buona notizia che la bambina dorme, non รจ morta.
Dorme, come tutti i nostri amici e familiari che ci hanno preceduto e che sono in attesa del risveglio nei cimiteri, etimologicamente โ€œluoghi dove si dormeโ€.
Immagino lo sguardo attonito di Giairo e dei presenti: โ€œChe vuol, dire dorme? Ci sta prendendo in giro?โ€.

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Gesรน รจ deriso, proprio come capita a noi quando ci chiedono: โ€œtu credi nella vita dopo la morte? Sei un illuso, non cโ€™รจ niente dopo la morteโ€. Ma il Dio di Gesรน Cristo รจ il Dio dei vivi, non dei morti.
Gesรน prende con sรฉ il padre e la madre, ricompone la famiglia e prende per mano la bambina. Le due azioni di Gesรน riportate da Marco oggi sono unite tra loro proprio dal toccare. Due azioni vietate dalla Legge, eppure qui messe in rilievo come azioni di liberazione e di caritร . Questo toccare non รจ unโ€™azione magica, bensรฌ umana, umanissima.

Non era lecito per la legge toccare un morto, ma Gesรน รจ libero. Sa che bisogna toccare la disperazione delle persone per poterle rialzare. La prende per mano.
โ€œChi รจ Gesรน? Una mano che ti prende per mano. La sua mano nella mia manoโ€ (Ermes Ronchi). Bellissima immagine: la sua mano nella mia mano, concretamente, dolcemente, si intreccia con la mia vita, il suo respiro nel mio, le sue forze con le mie forze.

Prima la tocca, poi le parla con un vezzeggiativo, โ€œragazzinaโ€, e un ordine: kum! โ€œBambina alzatiโ€. Usa lโ€™aramaico, la lingua che profumava di casa. โ€œBambina alzatiโ€ a ricordarci che Dio aiuta, sostiene, ma noi e solo noi possiamo risollevarci.

Amici, sia Giario che lโ€™emorroissa, sono messi davanti alla propria impotenza e debolezza. Davanti al dolore e alla morte sono invitati a fare il passo decisivo dellโ€™abbandono, della fede.
Questa pagina del Vangelo ci deve scavare dentro, ci deve mettere a stretto contatto con le nostre paure e i nostri desideri.

La bella notizia di questa domenica? A ciascuno di noi, qualunque sia il frammento di dolore che portiamo dentro, il Signore ripete: La tua vita non รจ morta ma dorme.Talitร  kum, alzati!

Eโ€™ appena uscito il mio nuovo libro: โ€œDio รจ felicitร โ€ (Ed. Paoline)

Fonte: il blog di Paolo de Martino | CANALE YOUTUBE | PAGINA FACEBOOK

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