Trading
Fatevi degli amici, ammonisce Gesรน.
Perchรฉ il destabilizzante racconto dellโamministratore disonesto rivela qualcosa di straordinario: Gesรน non loda la sua disonestร . Ma la sua scaltrezza.
Si รจ finalmente fatto furbo, quellโamministratore che si รจ lasciato prendere la mano e ha fatto la cresta per anni sui profitti del padrone.
Ma, ora che รจ stato scoperto, ora che il suo inganno sta per essere svelato, decide di correre ai ripari.
Ha accumulato dei soldi, si. Ma non sa come lavorare, non sa come vivere, non sa come affrontare la vita.
Ha pensato solo a godere, a sperperare soldi non suoi, a fare il magnifico vivendo sopra le proprie possibilitร . Nella sua testa solo gli eccessi, lโapparire, lo sfoggiare. ร cosรฌ simile a noi ossessionati dallโimmagine, dal possedere, intimamente convinti che una vita ricca di soldi รจ ricca di gioia.
Ora tutto sta per crollare, รจ stato scoperto.
Sullo sfondo si staglia un futuro di solitudine.
Allora si fa furbo, ragiona, si fa i conti in tasca.
ร quello che, purtroppo, non sappiamo fare.
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Nella corrente
La quasi totalitร della nostra vita si consuma seguendo la corrente.
Come se la nostra vita fosse designata, segnata, predestinata. Possiamo fare dei micro-cambiamenti, allargare di qualche metro la nostra cella, o tinteggiarla di un colore gradevole. Ma, quasi sempre, viviamo una vita che non abbiamo scelto, facendo cose che non abbiamo scelto, passando il tempo a lamentarci per ciรฒ che non possiamo essere o fare.
Al limite diventiamo scaltri. In un mondo di iene essere un poโ furbo รจ indispensabile per vivere, non vi pare? In un mondo di lupi, in attesa che questi diventino agnelli, anche noi facciamo i lupacchiotti.
Lโamministratore disonesto ha passato la vita a trovarsi un posto al sole, a usare del suo ruolo, della fortuna avuta potendo maneggiare denari non suoi.
Ma, davanti ad una svolta drammatica, vera, che stravolge il suo destino, finalmente si decide a cambiare.
Ha investito furbescamente per accumulare denari.
Ora userร i denari per accumulare amici.
Debiti
Fa il grandioso: toglie debiti, fa sconti, un lunghissimoย black-friday.
Ma a danno del padrone!ย Farร notare il piรน virtuoso e devoto fra voi.
Esatto. Continua a fare una cosa disonesta, ma non piรน per se stesso. Per gli altri.
Pagherร quellโultima ruberia, ovvio. Verrร licenziato definitivamente. Ma almeno lo avrร fatto per rendere felice qualcuno strozzato dai debiti.
Per una volta nella sua bella sua vita finirร nei guai per avere aiutato gli altri, non per avere pensato solo a se stesso. E Gesรน, sorprendendoci, loda quel gesto.
Non fa, come noi, il finto scandalizzato. Il virtuoso con le vite degli altri.
Il povero col portafoglio del vicino. Non gioca a fare il moralista, il Signore.
Apprezza anche il minimo cambiamento. Sottolinea anche un solo cenno di conversione.
Anche se non รจ ancora definitiva, anche se non รจ ancora una svolta. Ma รจ pur sempre una novitร .
Non spegne il lumignolo fumigante, non tenta di raddrizzare la canna storta. Apprezza ogni battito di ciglio nella nostra vita che vada nella direzione del dono, dellโamore ricevuto e donato, della gratuitร .
Fatevi degli amici, dice il Maestro.
Investite in affetto, relazione, amicizia, ascolto, condivisione.
Non sarร ancora il gesto puro del discepolo. Ma sarร almeno un primo passo.
Invece di investire in denaro almeno investiremo in amicizia.
Grandioso.
Fatti furbo, investi nellโunica azione che non si svaluta: la tua anima.
Fatti consigliare, fai lโunicoย tradingย che ti porta alla pienezza.
Conti dellโanima
Io, discepolo, posso vivere nella pace, ma anche nella giustizia: libero dallโansia del denaro, libero da mammona, per essere discepolo.
Ecco, la sostanza รจ questa: se sono discepolo di Cristo so quanto valgo, so quanto valgono gli altri e vado dritto allโessenziale nei miei rapporti, dallโonestร nello svolgere il mio lavoro, alla solidarietร , ad uno stile di vita retta e consona al Vangelo.
Allora possiamo ancora dire qualche parola sul nostro rapporto col denaro, con le cose, le proprietร .
La ricchezza, il potere, non sono questioni di portafoglio ma di cuore, non di quantitร , ma di atteggiamento. Nessuno di noi risulta fra i โgrandiโ del mondo, e questo potrebbe falsamente rassicurarci. Anche con poco possiamo avere un atteggiamento di attaccamento ai beni che ci distoglie dallโobiettivo della nostra vita che รจ la pienezza del Regno.
Amos
Amos, nella prima lettura, guarda alla situazione del suo tempo con amarezza: un potere corrotto e unโipocrisia diffusa osservano le pratiche religiose permettendo lโoppressione del povero.
Quanto tristemente attuale รจ questa pagina: davanti alla perfida logica del capitalismo in cui vince il piรน forte, la nostra coscienza cristiana deve reagire; non certo ricorrendo a pie elemosine ma affrontando con onestร la realtร per proporre nella concretezza unโeconomia in cui prevalga lโuomo e la persona sul capitale, una economia menoย capitalistaย e piรนย personalista, che metta al centro la persona, non il profitto.
Studi economia e commercio? Perchรฉ non discuti una tesi sulla realizzazione dei principi cristiani nellโeconomia? Hai unโattivitร commerciale? Che relazione hai con lโequitร e la giustizia? Sei chiuso nei tuoi interessi? Perchรฉ non sfogli qualche pagina di stampa alternativa (Oggi la stampa che si allontana dallโombelico Italia รจ diventata โalternativaโ!) per sapere che un Nigeriano guadagna in un anno 100 Euro e che in Pakistan il 50% dei bambini รจ sfruttato con lavori pesanti e logoranti perchรฉ costano meno?
Il nostro รจ un mondo interconnesso come stiamo vedendo in questi mesi in cui la crisi energetica ci strangola e dipende dalla guerra e dagli speculatori che si arricchiscono sulle tragedie altrui.
La conoscenza รจ il primo passo verso la condivisione! Occasioni di condivisione, poi esistono continuamente.
Paolo ammonisce a non pensare che la fede si occupi solo del sacro. Fino a che la fede non diventa contagiosa, illuminante, strumento per costruire un mondo nuovo, non abbiamo realizzato il Regno.
Una somma di piccole cose
Gesรน non รจ moralista: il denaro non รจ sporco, รจ solo rischioso perchรฉ promette ciรฒ che non riesce a mantenere e il discepolo, il figlio della luce, ne usa senza diventarne schiavo.
E la Scrittura ha le idee molto chiare: la ricchezza รจ sempre dono di Dio e la povertร รจ sempre colpa del riccoโฆ
Poniamo attenzione alle piccole cose.
Facciamo piccoli passi possibili.
Al gesto di onestร quotidiano, allโetica del lavoro, alla condivisione.
Ma anche al rispetto del Creato (sano e salubre, non fanatico e ossessivo come sta diventando), alla parsimonia, allโessenzialitร .
Fedeli nel poco, attenti a declinare il Vangelo quando siamo incolonnati per strada o seduti dietro allo sportello, puntuali, non fanatici o giudicanti, comprensivi, non costantemente irritati e pessimisti, in modo che il nostro volto, la nostra vita, in qualche modo, diventi profezia del mondo in cui prevale la logica di Dio.
Facciamoci degli amici, regalando tempo, sorrisi, sostegno, incoraggiamento.
Anche se non siamo dei santi, avremo fatto lโinvestimento piรน redditizio della nostra vita.
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Io ci sono e sono con voi. Ogni giorno alle 20 (Alle 21 la domenica) sui miei canali Facebook e Youtube non mancate la piccola lectio #FTC per far crescere la fede e la speranza in questo tempo di Coronavirus
Lโevangelizzazione continua con i webinar ogni alle 21: In principio, Commento a Gn 1 e 2 (3 incontri in diretta o differita). A seguire 5 incontri sul Credo. Li puoi acquistare su passaparola.org.