Chi sei veramente, Nazareno? Chi sei? Un manipolatore? Un millantatore? Un falso profeta? Il clima attorno a Gesù si surriscalda: diventa segno di contrapposizione fra diverse fazioni, si litiga riguardo alla sua vera identità . Chi sei veramente Gesù, per me? Un amico? Qualcuno da invocare nei momenti del bisogno? Colui che mi hanno insegnato a rispettare e seguire?
Gesù pretende di essere infinitamente di più: inviato dal Padre, è venuto a proferire le parole di Dio. Di più: Gesù si attribuisce il nome stesso di Dio, io Sono, nome impronunciabile e che, pure, il Maestro usa per parlare di sé. Di più: davanti ai suoi oppositori Gesù afferma che la sua vera identità si manifesterà solo quando sarà innalzato, cioè crocefisso…
Inviato dal Padre, Gesù racconta con le parole e con i gesti quanto ha scoperto: conduce a Dio il popolo di Israele, ribadisce il vero volto di Dio, spesso manipolato, sfigurato, stravolto. Ma è talmente inconcepibile un Dio che diventa uomo, un Messia amabile e sorridente che rifiuta in ogni modo la violenza, che tutti rimangono spiazzati. Eppure i segni ci sono, e le conversioni e i miracoli.
Ma la resistenza è enorme. Così come oggi resistiamo a chi ci parla di Cristo perché appartiene ad una Chiesa percepita come contraddittoria e inaffidabile. Tu chi sei? Continuiamo a ripeterci, a ripetergli. Un uomo divinizzato? Un mito? Un bravo ragazzo ribelle spazzato via dal potere religioso? E Gesù indica la croce, l’essere innalzato, mostrato, osteso.
Sul Calvario scopriamo chi è veramente Dio, un Dio che muore per amore, un Dio libero e liberante, nudo. La croce è la Parola definitiva sull’identità di Dio e di Gesù, suo figlio amato. Dio si dona, per sempre, totalmente, senza ricattare, senza suscitare sensi di colpa, lasciandoci liberi di accogliere o di rifiutare questa folle testimonianza.
Ecco, ora è tutto chiaro, se vogliamo capire, se osiamo — infine — credere a questa follia: Gesù è Dio stesso e manifesta la sua identità morendo per amore.
Fonte: Il mensile “Amen – la Parola che salva“
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