Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 27 Giugno 2023

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Accogliere il Dio di Gesù è come trovare una perla preziosa dopo averla lungamente cercata, è come un contadino che trova un tesoro mentre coltiva il campo va, e, spinto dalla gioia, vende tutto quanto possiede per comprare quel campo. E, una volta trovata, la perla va tutelata, protetta, custodita come un bene prezioso, come il tesoro che ci cambia la vita.

Perciò, ammonisce il Maestro, occorre essere astuti come i serpenti capendo che tipo di persone abbiamo vicino, se sono in grado o meno di capire il valore della scoperta che abbiamo fatto. È triste da dire ma ci sono, accanto a noi, persone che non sanno e che non vogliono capire. Che, anzi, godono nel ridurre tutto ciò che li circonda alla loro misura piccina, perle comprese.

Che non saprebbero distinguere una bigiotteria da un gioiello autentico. Allora moderiamo le parole, non lasciamo che la perla preziosa del Vangelo, dello scoprirci amati, del nuovo orizzonte, sia infangato da coloro che non sono in grado di capire, che giudicano, che criticano, che uccidono. Non diamo le perle ai porci, non diamo quanto di prezioso abbiamo scoperto a chi non è in grado o non vuole ostinatamente aprirsi, capire, accogliere.

Non diamo la perla preziosa della nostra dignità, dell’esserci scoperti figli del gran re, del saperci amati a chi considera i credenti dei poveri mentecatti. E stretta la strada che stiamo percorrendo, stretta la porta dell’autenticità e della fede in cui passiamo per scoprire il vero volto di Dio; va percorsa con tenacia.

È invece larga la strada del pensiero comune, del pregiudizio verso la fede, i cristiani, la Chiesa, larga e spalancata è la porta che si apre davanti a noi se non abbiamo il coraggio di ragionare con la nostra testa, di scegliere, di lottare. Ampi sono gli spazi che ci conducono non al tesoro ma alle cianfrusaglie spirituali che acquistiamo pensando di ottenere la felicità.

Animo, cercatori di Dio, lasciamo le autostrade delle banalità a quelli che non amano l’avventura.

✝️ Commento al brano del Vangelo di:  ✝ Mt 7,6.12-14

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