Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 26 Luglio 2022

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Lo so bene, non se ne parla nei Vangeli. Solo un vangelo apocrifo, cioè tardivo e non riconosciuto dalla comunità primitiva come autentico, parla della famiglia di origine della piccola Maria, di Gioacchino e Anna, di Nazareth ma con casa a Gerusalemme.

Perché le prime comunità sentivano il bisogno di raccontare, di ampliare la conoscenza, di sapere, di capire. E poco importa se le parole debordano, inventano, abbelliscono. Perché tanto è lo stupore davanti alla bellezza di Maria, alla sua fede trasparente e tenace che, di riflesso, si pensa che i suoi genitori n qualche modo vi abbiano contribuito.

Quel che resta è che Gesù, certamente, aveva dei nonni. E va bene anche chiamarli con quei nomi. Nonni che, certamente, hanno aiutato Giuseppe e Maria nel tirare su questo figlio del mistero. Auguri ai nonni, allora, spesso ultimi portatori della fede per i nipoti.

Quel che si semina, fidatevi, rimane.

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