HomeVangelo del GiornoPaolo Curtaz - Commento al Vangelo del 21 Marzo 2024

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 21 Marzo 2024

Commento al brano del Vangelo di: Gv 8, 51-59

Chi ti credi di essere? Cosa dici di te stesso, Nazareno? Sei solo un falegname in delirio mistico, uno che si è fatto da sé. Proviene da una famiglia di persone modeste, figli dei figli degli esiliati in Babilonia, fieri di essere della discendenza di Davide, chiamati nazorei perché “del germoglio” (di Iesse).

Non c’è nessuno della classe sacerdotale dei leviti, fra i tuoi. Non hai frequentato rabbì Hillel o rabbì Shammai, i più famosi maestri di Gerusalemme tuoi contemporanei. Cosa dici di te stesso, Nazareno? Non conti nulla nel consesso dei potenti, là dove si decidono le sorti dei paesi.

Non ti prendono mai sul serio quando qualcuno, nel tuo nome, ripete le tue parole. Belle parole, per carità, ma l’economia, il mondo degli affari, i delicati rapporti internazionali sono un’altra cosa… Cosa vuoi ancora insegnarci, Maestro, dopo duemila faticosissimi anni di Chiesa, di approssimativa testimonianza di tradimenti, di inciampi e di fragilità di coloro che parlano di te?

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Come vuoi che ti possiamo credere se coloro che si appellano al tuo nome smentiscono clamorosamente ciò in cui credono? E ancora rispondi: prima di Abramo Io Sono. Il nome impronunciabile di Dio. Ecco chi sei.

E dopo duemila anni folle di uomini e donne (noi, fra di loro), leggono la tua Parola, ascoltano la testimonianza che i tuoi (fragili) discepoli hanno tramandato da bocca a orecchio: tu sei il definitivo rivelatore del Padre, il Figlio stesso di Dio inviato per convertire il nostro cuore.

Questa è la ragione della tua condanna a morte: ti sei preso per Dio. Ricordiamocelo, cercatori di Dio, quando riduciamo Gesù a simpatico illuso che ha portato la pace e l’amore, figlio dei fiori innocuo e inutile.

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Ricordiamocelo quando, intorno a noi, ci accusano di avere deificato un brav’uomo. Tu per primo hai preteso di essere Dio e per questa ragione sei stato ucciso. E noi, in questo deserto che stiamo vivendo, ancora lo proclamiamo: prima che Abramo fosse tu sei Dio.

FONTE: Amen – La Parola che salvaIl blog di Paolo

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