Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 19 Aprile 2022

417

Piange, Maria di Migdal, la grande discepola che ha abbandonato la sua ricca città ai bordi del lago dopo essere stata liberata da un vita appesantita e dolente.

Piange disperata perché non ha nemmeno più la possibilità di vegliare il corpo del suo amato Maestro. E gli angeli la interrogano: perché piangi? Chi cerchi? Trabocca di domande il Vangelo, se ne trovano più di duecento.

E, nel vangelo di Giovanni, la prima parola pronunciata da Gesù e rivolta ai due discepoli del Battista è proprio una domanda: che cercate? Si chiude il cerchio, ora: i primi discepoli cercavano un Maestro e trovano il Messia, Maria di Migdal cerca il crocefisso e trova il risorto. Perché piangi?

Siamo talmente abituati a vivere in una condizione di sudditanza alla vita, di vittimismo, di rassegnazione, con il cuore pieno di lamentele e di occasioni perdute, da dimenticarcene la ragione. Il risorto incalza: dai un nome e un cognome al tuo dolore, poi abbandonalo, perché io sono risorto e ti porto con me.