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Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 10 Febbraio 2025

Commento al brano del Vangelo di: Mc 6,53-56

La gente lo riconobbe. Senza televisione, senza internet, senza rotocalchi, il passaparola fra le persone supera ogni barriera. Gesรน รจ riconosciuto appena sbarca in uno qualunque dei villaggi che attorniano il lago di Tiberiade.

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La gente lo riconosce, perchรฉ chi opera il bene, chi annuncia il Regno, chi ama con concretezza e veritร  non ha bisogno di farsi pubblicitร : i suoi gesti lo seguono. Perchรฉ il bene รจ diffusivo, affascina, contagia, convince, spinge, illumina, accompagna. Non necessita di pagine pubblicitarie, di post accattivanti, perchรฉ lโ€™amore supera ogni ostacolo.

La gente lo riconosce per come si pone, per come parla, finanche per come cammina. Da lui emerge una forza potente che gli deriva dalla sua pace interiore, dalla sua conoscenza intima e prolungata di Dio.

Anche noi siamo chiamati a riconoscere Gesรน e la sua presenza. Anche noi, sentendo la testimonianza di chi, prima di noi, lo ha conosciuto, sappiamo/possiamo incontrarlo. Sappiamo dove, sappiamo come: nella meditazione, nella lettura della Parola (come stiamo facendo), nella liturgia e nei Sacramenti, nellโ€™esperienza della vita comunitaria, nellโ€™incontro con il Creato.

Oggi, iniziando la settimana di lavoro, avviciniamoci al Signore, alla sua Parola. Ritagliamo un attimo di tempo per restargli accanto, perchรฉ il lembo del suo mantello ci sfiori e possiamo essere guariti da tutte le ferite e le malattie dellโ€™anima che ci angustiano.

Il lembo del suo mantello: una giornata di sole, la telefonata di un amico, una chiesa aperta e accogliente, molti piccoli segni sono, per noi, il lembo del mantello del Signore. E anche noi possiamo diventare lembo del mantello del Signore per i fratelli e le sorelle che incontreremo in questa giornata, dono del Signore.

Ma per incontrare il suo sguardo, per intercettare il suo passaggio, per intravvedere il suo mantello, per riconoscerlo, abbiamo bisogno dello Spirito che ce lo indichi, che ci tenga desti, che ci faccia innamorati.

+++Commento di Paolo Curtaz tratto, per gentile concessione, dal libretto Amen, la Parola che salva.+++

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