p. Bruno Oliviero (padre Elia) commenta il Vangelo del 30 Ottobre 2022

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“Agguato” salvifico

È interessante, cari fratelli e sorelle, che la narrazione dell’incontro tra Gesù e Zaccheo, che ascolteremo Domenica 30 di Ottobre avvenga, nel Vangelo di Luca, subito dopo la parabola della salita al Tempio per pregare del pubblicano e del fariseo (Lc 18, 9-14) e dell’amara constatazione fatta da Gesù, dopo l’incontro con il giovane ricco, su quanto sia difficile per coloro che possiedono ricchezze in questo mondo entrare nel regno di Dio (Lc 18, 18-27).

Ci viene quasi il sospetto che questo incontro non sia avvenuto “per caso”, ma sia stato Gesù a preparare minuziosamente “l’agguato salvifico” a Zaccheo sulla strada di Gerico. Infatti a cosa serviva, nel piano della provvidenza di Dio, la strepitosa guarigione del cieco Bartimeo (Lc 18, 35-43) avvenuta proprio alle porte di Gerico se non a “far uscire allo scoperto” lo sconfinato desiderio di salvezza nascosto nel cuore di Zaccheo?

E, d’altro canto, cosa meglio della conversione di Zaccheo, “Capo dei Pubblicani e ricco”, poteva servire a Gesù per manifestare il “potere più grande” dell’ Amore divino e convincere i suoi apostoli che tutto è possibile a Dio?

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