Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 16 Settembre 2022

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VENERDÌ 16 SETTEMBRE  – VENTIQUATTRESIMA SETTIMANA T. O. [C]

C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni.

Sappiamo che Gesù predicava e annunciava la buona notizia del regno di Dio, andando per città e villaggi. La sua era una missione itinerante. Il fine era sempre lo stesso: invitare alla conversione al regno del Padre suo. A nulla serve guarire, sanare, risuscitare, compiere miracoli d’ogni genere, fare segni e prodigi, se il fine non viene annunziato, predicato, mostrato, insegnato. Il fine è uno solo: entrare nel regno di Dio. Ma come si entra nel regno di Dio? Si entra nel regno di Dio ascoltando la Parola di Gesù e convertendosi ad essa. Senza conversione alla Parola, non si entra nel regno. Si rimane fuori.

Oggi è questo il grande pericolo della cattolicità: non annunciare più il regno di Dio. Se il fine viene smarrito, non annunciato, se al fine non si invita, la missione della Chiesa è vana. Da missione soprannaturale se ne fa una missione puramente umana. Ma la Chiesa esiste per la missione soprannaturale. Il fine mai dovrà essere smarrito. Mai confuso con altri fini. Mai sostituito con i mezzi. Nella Chiesa tutto è mezzo in funzione del fine. Sostituire i mezzi con il fine è tradimento di Cristo, della sua missione, del Vangelo, della sua croce.

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Gesù nel suo lungo viaggio di annunzio del regno di Dio non è solo. Con Lui ci sono sempre i Dodici. Assieme ai Dodici seguono Gesù alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità. Gesù ha fatto loro del bene. Esse fanno del bene a Gesù. Gesù ha dato vita alla loro non vita. Esse danno vita a Cristo Gesù e ai Dodici assistendoli con i loro beni. La prima donna che viene menzionata è Maria, chiamata Maddalena. Il suo ruolo è importante. L’Evangelista Giovanni le assegna un ruolo essenziale nel suo racconto della risurrezione del Signore. Da Lei, dice il testo di Luca, erano usciti sette demòni. Il Vangelo nulla aggiunge ed è giusto che neanche noi aggiungiamo.

Ecco le altre donne: “Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni”. Queste donne sono la Provvidenza del Padre per Cristo Gesù e per i Dodici Apostoli. Senza la loro presenza, la missione di Gesù avrebbe subito gravi rallentamenti. I Dodici sempre avrebbero dovuto provvedere a se stessi e a Cristo Gesù. La predicazione ne avrebbe sofferto molto. Invece nessuna sofferenza. Queste donne assistono Gesù e i Dodici con i loro beni e Gesù può dedicarsi interamente alla missione senza alcuna distrazione. Grande è il ministero di queste donne. Il loro servizio è altamente meritevole presso il Padre dei cieli.

A chi consegna la sua vita al Vangelo, alla predicazione e all’annunzio del regno di Dio, sempre il Padre dei cieli manda persone che lo liberino dalle preoccupazioni per le cose della terra. Noi serviamo Lui. Lui serve noi. Sempre il Padre si fa provvidenza materiale e spirituale dei suoi missionari, quando i suoi missionari si fanno missionari di Cristo Gesù. Sempre il Padre lavora per i missionari quando i missionari lavorano per Cristo Gesù. Se i missionari non lavorano per Cristo neanche il Padre lavora per loro. Essi cadono nelle preoccupazioni e negli affanni per le cose di questo mondo. È la fine della missione.

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LEGGIAMO IL TESTO DI Lc 8,1-3

In seguito egli se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni.

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