Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 16 Giugno 2022

704

GIOVEDรŒ 16 GIUGNO โ€“ UNDICESIMA SETTIMANA T. O. [C]

Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che รจ nei cieli perdonerร  anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerร  le vostre colpe.

Prima di mettersi in preghiera รจ necessario che lโ€™uomo si riconcili con i suoi fratelli. Senza la riconciliazione nessuna preghiera รจ accolta dal Signore. Ecco cosa sta scritto nel Vangelo secondo Matteo e nella Prima Lettera dellโ€™Apostolo Giovanni: โ€œAvete inteso che fu detto agli antichi: Non ucciderai; chi avrร  ucciso dovrร  essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrร  essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: โ€œStupidoโ€, dovrร  essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: โ€œPazzoโ€, sarร  destinato al fuoco della Geรจnna. Se dunque tu presenti la tua offerta allโ€™altare e lรฌ ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lรฌ il tuo dono davanti allโ€™altare, vaโ€™ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono. Mettiti presto dโ€™accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perchรฉ lโ€™avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In veritร  io ti dico: non uscirai di lร  finchรฉ non avrai pagato fino allโ€™ultimo spicciolo! (Mt 5,21-26).

Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perchรฉ lโ€™amore รจ da Dio: chiunque ama รจ stato generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perchรฉ Dio รจ amore. In questo si รจ manifestato lโ€™amore di Dio in noi: Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito, perchรฉ noi avessimo la vita per mezzo di lui. In questo sta lโ€™amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma รจ lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati. Carissimi, se Dio ci ha amati cosรฌ, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri. Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e lโ€™amore di lui รจ perfetto in noi. In questo si conosce che noi rimaniamo in lui ed egli in noi: egli ci ha donato il suo Spirito. E noi stessi abbiamo veduto e attestiamo che il Padre ha mandato il suo Figlio come salvatore del mondo. Chiunque confessa che Gesรน รจ il Figlio di Dio, Dio rimane in lui ed egli in Dio. E noi abbiamo conosciuto e creduto lโ€™amore che Dio ha in noi. Dio รจ amore; chi rimane nellโ€™amore rimane in Dio e Dio rimane in lui. In questo lโ€™amore ha raggiunto tra noi la sua perfezione: che abbiamo fiducia nel giorno del giudizio, perchรฉ come รจ lui, cosรฌ siamo anche noi, in questo mondo. Nellโ€™amore non cโ€™รจ timore, al contrario lโ€™amore perfetto scaccia il timore, perchรฉ il timore suppone un castigo e chi teme non รจ perfetto nellโ€™amore. Noi amiamo perchรฉ egli ci ha amati per primo. Se uno dice: ยซIo amo Dioยป e odia suo fratello, รจ un bugiardo. Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non puรฒ amare Dio che non vede. E questo รจ il comandamento che abbiamo da lui: chi ama Dio, ami anche suo fratello (1Gv 4,7-21). Senza il perdono, senza la riconciliazione, senza un amore vero e sincero verso ogni nostro fratello, non possiamo metterci al cospetto del Signore. Non possiamo appellarci al suo amore. Allโ€™amore del Signore ci si puรฒ appellare solo con il nostro grande amore. Piรน grande รจ il nostro amore per i fratelli e piรน possiamo bussare allโ€™amore del Padre, chiedendo a Lui ogni grazia. Quali grazie dobbiamo noi chiedere?

Nella preghiera che Gesรน ci insegna, la prima grazia da chiedere รจ questa: che sulla terra il nome del Signore sia santificato, il suo regno venga, la sua volontร  sia fatta. Noi possiamo chiedere questa grazia, se noi momento per momento manifestiamo al mondo come si santifica il nome del Signore, come si edifica il suo regno sulla terra, come si obbedisce alla sua volontร . Se questo noi non lo facciamo, neanche possiamo recitare la preghiera del โ€œPadre nostroโ€. Chiederemmo ciรฒ che noi non facciamo, ciรฒ che noi non amiamo, ciรฒ che noi non vogliamo. Possiamo passare alla seconda parte della preghiera, se tutto questo lo facciamo. Allora possiamo chiedere che il Signore ci dia il nostro pane quotidiano, o il pane di questo giorno. Ma anche questa richiesta va fatta dal nostro amore per i fratelli. Se io ho del pane e non lo condivido, mai potrรฒ chiedere il pane al Signore nรฉ per me e nรฉ per gli altri. Prima devo condividere il mio pane e poi posso chiedere il pane per me e per gli altri. Il pane per gli altri prima debbo darlo io. Se io non lo do, neanche lo posso chiedere. Pregherei da egoista. Sarebbe preghiera non gradita.

LEGGIAMO IL TESTO DI Mt 6,7-15

Se non amo i fratelli neanche posso chiedere al Signore il perdono delle mie colpe. Anche questa richiesta esige che sia fatta dallโ€™amore che governa il cuore. Uno che non ama i suoi fratelli quale perdono potrร  chiedere a Dio se il primo perdono che va chiesto a Dio รจ sulle colpe del proprio egoismo? Per questo non tutti possono recitare questa preghiera. La puรฒ recitare chi vive da vero figlio del Padre. Infatti essa รจ indirizzata al Padre: โ€œPadre nostroโ€. La Madre di Dio ci renda degni di questa preghiera.

Fonte