Il Vangelo del giorno, 29 Luglio 2018 – Gv 6, 1-15

Il commento al Vengelo del
29 Luglio 2018 su Gv 6, 1-15

Diciassettesima settimana del Tempo Ordinario – Anno II/B

  • Colore liturgico: Verde
  • Periodo: Domenica
  • Il Santo di oggi:
  • Ritornello al Salmo Responsoriale:  Apri la tua mano, Signore, e sazia ogni vivente
  • Letture del giorno: 2 Re 4, 42-44; Sal.144; Ef 4, 1-6; Gv 6, 1-15
  • Calendario Liturgico di Luglio
Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews:

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 29 Luglio 2018 anche qui.

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 6, 1-15

In quel tempo, Gesù passò all’altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.

Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo».

Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini.

Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano.

E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.

Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 29 Luglio – 04 Agosto 2018
  • Tempo Ordinario XVII
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

LEGGI ALTRI COMMENTI AL VANGELO

Commento al Vangelo a cura dei Monaci Benedettini

Pane di vita…

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“C’era molta erba in quel luogo”, ma c’erano soltanto cinque pani e due pesci e tanta, tanta gente da sfamare, circa cinquemila persone.

Potrebbe sembrare a prima vista che i conti siano sballati e che le quantità non siano state ben proporzionate. In questo contesto di evidente squilibrio intervengono i segni e i prodigi divini. I calcoli dell’amore e della provvidenza di Dio non coincidono affatto con i nostri.

I conti che fa l’apostolo Filippo, la sua idea di “comprare”, non corrispondono a quelli di Gesù. “Tu apri la tua mano e sazi la fame di ogni vivente”, diceva il salmista rivolgendosi a Dio. La mano aperta è segno della munificenza del Signore; è il segno visibile del perenne miracolo che Egli compie a favore delle sue creature nutrendole e dando loro incessantemente il necessario.

Una piccola focaccia può dare all’uomo fedele energia sufficiente per camminare nel deserto per quaranta giorni e quaranta notti. È la risposta alla preghiera che lo stesso Cristo ci ha insegnato: “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”. Purtroppo intervengono poi gli umani egoismi e la bramosie a creare squilibri di ogni genere, a generare sacche di povertà e peccaminosi sprechi.

Capita così che ciò che ci viene dato da Dio come cibo di condivisione, di pace e di comunione diventa causa di dissidi, di penose divisioni e perfino di guerre. I cinque pani e due pesci sfameranno circa cinquemila persone. Potremmo aggiungere che piccolissime ostie e poche gocce di vino consacrati sui nostri altari saranno cibo e bevanda per una schiera innumerevole di fedeli e di martiri, di eroi e di santi di ogni epoca e di ogni parte del mondo.

È abbastanza evidente infatti l’allusione alla santa Eucaristia, a quel pane moltiplicato all’infinito, cibo di vita eterna. È doveroso per noi che godiamo della gratuità dei doni divini, ricordare che il pane va spezzato e condiviso e non solo come accade nelle comunioni sacramentali, ma anche nelle nostre più ampie celebrazioni caritative.

Quanto, di nuovo, queste parole ci interrogano nei giorni nostri…

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