Il quarto vangelo inizia con questo famoso prologo che รจ una provocazione fortissima allโantico testamento.
La prima parola: โIn principioโฆโ, ricalca lโincipit di Genesi. Come se lโautore volesse in modo audace riscrivere un nuovo inizio, un nuovo fondamento, un nuovo testamento, appunto. Cโรจ si un sorta di continuitร con lโantico testamento, perchรฉ a esso si riferisce per contrapposizione, ma cโรจ pure discontinuitร perchรฉ ha la pretesa di stabilire una nuova origine. Come a dire: con questo vangelo ti propongo una nuova concezione di Dio che lโantico testamento non poteva offrirti. Non si tratta semplicemente di unโimmagine diversa, รจ proprio il concetto stesso con cui pensi Dio che voglio mettere in discussione.
La parola greca โlogosโ possiamo tradurla semplicemente come โparolaโ. โAllโinizio di tutto cโรจ una parolaโ sembra dire il prologo. Se vuoi scoprire qual รจ questa parola โ che รจ pronunciata per te -, dovrai entrare nella storia di una persona: Gesรน di Nazareth e seguire la sua vicenda. Alla fine scoprirai qual รจ la parola che ti viene consegnata. Perchรฉ in ciascuno di noi quella parola attraverso la vita di questo Gesรน risuona in modo diverso.
Come farai a comprendere che quella parola รจ veramente la โtuaโ parola? Lโautore osa dire: โla vita รจ la luceโ. Altra provocazione sconvolgente per lโantico testamento. Non la legge, non la norma, non la dottrina, bensรฌ la tua stessa vita diventa il luogo dove verificare continuamente che la vicenda di Gesรน restituisce la parola che ti dร una gioia piena. Che non esiste altra opportunitร se non la tua stessa esperienza di vita per dirti in veritร quello che tu sei e ciรฒ che vai cercando. Per questo Dio assume la nostra carne, per indicare che in essa cโรจ la via della salvezza.
E subito veniamo messi in guardia: non tutti sono capaci di ascoltare questa parola. Chi decide di ascoltarla diventa figlio di Dio, cioรจ inizia a vivere una vita da Dio. Quello che Adamo ed Eva hanno desiderato ma non hanno potuto realizzare ora diventa possibile. Non perchรฉ noi siamo piรน migliori dei nostri progenitori. Perchรฉ ora possiamo leggere il peccato come luogo di salvezza. E questa รจ davvero la buona notizia che il quarto vangelo vuole annunciare.
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Flavio Emanuele Bottaro SJ

Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI
Letture della
II Domenica dopo Natale โ ANNO A
Colore liturgico: BIANCO
Prima Lettura
La sapienza dio Dio รจ venuta ad abitare nel popolo eletto.
Dal libro del Sirร cide
Sir 24,1-4.12-16, NV 24,1-4.12-16
La sapienza fa il proprio elogio,
in Dio trova il proprio vanto,
in mezzo al suo popolo proclama la sua gloria.
Nell’assemblea dell’Altissimo apre la bocca,
dinanzi alle sue schiere proclama la sua gloria,
in mezzo al suo popolo viene esaltata,
nella santa assemblea viene ammirata,
nella moltitudine degli eletti trova la sua lode
e tra i benedetti รจ benedetta, mentre dice:
ยซAllora il creatore dell’universo mi diede un ordine,
colui che mi ha creato mi fece piantare la tenda e mi disse:
“Fissa la tenda in Giacobbe e prendi ereditร in Israele,
affonda le tue radici tra i miei eletti” .
Prima dei secoli, fin dal principio,
egli mi ha creato, per tutta l’eternitร non verrรฒ meno.
Nella tenda santa davanti a lui ho officiato
e cosรฌ mi sono stabilita in Sion.
Nella cittร che egli ama mi ha fatto abitare
e in Gerusalemme รจ il mio potere.
Ho posto le radici in mezzo a un popolo glorioso,
nella porzione del Signore รจ la mia ereditร ,
nell’assemblea dei santi ho preso dimoraยป.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Sal 147
Il Verbo si รจ fatto carne e ha posto la sua dimora in mezzo a noi.
Celebra il Signore, Gerusalemme,
loda il tuo Dio, Sion,
perchรฉ ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli. R.
Egli mette pace nei tuoi confini
e ti sazia con fiore di frumento.
Manda sulla terra il suo messaggio:
la sua parola corre veloce. R.
Annuncia a Giacobbe la sua parola,
i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele.
Cosรฌ non ha fatto con nessun’altra nazione,
non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi. R.
Seconda Lettura
Mediante Gesรน, Dio ci ha predestinati a essere suoi figli adottivi.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini
Ef 1,3-6.15-18
Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesรน Cristo,
che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo
per essere santi e immacolati di fronte a lui nella caritร ,
predestinandoci a essere per lui figli adottivi mediante Gesรน Cristo,
secondo il disegno d’amore della sua volontร , a lode dello splendore della sua grazia,
di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.
Perciรฒ anch’io [Paolo], avendo avuto notizia della vostra fede nel Signore Gesรน e dell’amore che avete verso tutti i santi, continuamente rendo grazie per voi ricordandovi nelle mie preghiere, affinchรฉ il Dio del Signore nostro Gesรน Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui; illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua ereditร fra i santi.
Parola di Dio
Vangelo
Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.
Dal vangelo secondo Giovanni
Gv 1,1-18
[In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era in principio presso Dio: tutto รจ stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente รจ stato fatto di tutto ciรฒ che esiste.
In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno accolta.]
Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, perchรฉ tutti credessero per mezzo di lui.
Egli non era la luce, ma doveva render testimonianza alla luce.
[Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe.
Venne fra la sua gente, ma i suoi non l’hanno accolto.
A quanti perรฒ l’hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, nรฉ da volere di carne, nรฉ da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di veritร .]
Giovanni gli rende testimonianza e grida: “Ecco l’uomo di cui io dissi: Colui che viene dopo di me mi รจ passato avanti, perchรฉ era prima di me”.
Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto e grazia su grazia.
Perchรฉ la legge fu data per mezzo di Mosรจ, la grazia e la veritร vennero per mezzo di Gesรน Cristo.
Dio nessuno l’ha mai visto: proprio il Figlio unigenito,
che รจ nel seno del Padre, lui lo ha rivelato.
Parola del Signore
