Un viaggio continuo in tutti i luoghi dellโanima: il Signore ritorna con insistenza a camminare tra le nostre inquietudini, le nostre alienazioni, lรฌ dove liberi non ci sentiamo e dove siamo piรน incapaci di gustare la bellezza del dono della vita.
Prima o poi lo riconosciamo e comprendiamo lโurgenza di raggiungerlo e affidargli quello che siamo, le ferite che non comprendiamo, lโestraneitร di ciรฒ che non accettiamo.
Il fatto che il Signore continui ad attraversare i mari della nostra vita e continui ad approdare come uno straniero nella nostra quotidianitร rappresenta lโoccasione irripetibile per una decisa con-versione, il suo arrivo favorisce il nostro ritorno a chiedere, perchรฉ รจ difficile uscire da noi stessi e semplicemente desiderare, chiedere un aiuto, accettare di non farcela, al meglio, soli.
Solo cosรฌ lโAmore puรฒ divenire Signore della Vita; quella caritร , che prima di tutto dobbiamo imparare a ricevere ed accogliere, รจ la motivazione che puรฒ realizzare quello che siamo e finalmente divenire dono da elargire in prima persona.
Nel viaggio della quotidianitร ci sono donate continue occasioni di conversione, preghiera e caritร .
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato secondo il metodo della spiritualitร ignaziana, disponibile anche tramite la loro newsletter quotidiana.[/box]
Mc 6, 53-56
Dal Vangelo secondoย Marco
In quel tempo, Gesรน e i suoi discepoli, compiuta la traversata fino a terra, giunsero a Gennรจsaret e approdarono.
Scesi dalla barca, la gente subito lo riconobbe e, accorrendo da tutta quella regione, cominciarono a portargli sulle barelle i malati, dovunque udivano che egli si trovasse.
E lร dove giungeva, in villaggi o cittร o campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
