fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 2 Ottobre 2022

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Non so se c’è da essere contenti dopo aver ascoltato questo vangelo, perché Gesù ci dice che se abbiamo anche solo un granellino di fede potremmo dire alle montagne di spostarsi e queste si sposterebbero.

E allora verrebbe da chiedersi se noi siamo proprio senza fede, se non ne abbiamo nemmeno un granellino, perché con le nostre preghiere non solo non spostiamo le montagne ma non spostiamo nemmeno gli stuzzicadenti. Bisogna anche dire che se il fine della fede fosse quello di spostare gli oggetti con la forza della mente, la fede saprebbe tanto di magia, la fede sarebbe come un potere soprannaturale che Dio dona ai suoi eletti per compiere opere strabilianti.

E noi sappiamo che la fede non è questo. E allora non spaventiamoci se non riusciamo a spostare le montagne, anzi, se ci riuscissimo allora si che dovremmo preoccuparci. Quello che Gesù vuole dirci oggi è che la fede è qualcosa di grande, di potente, qualcosa che a volte ci dimentichiamo perfino di avere ma che, in realtà è come il sottofondo di tutto ciò che facciamo, è un po’ come la terra su cui camminiamo, una terra a cui non ci si pensa, non ci si bada perché è normale, eppure è solo grazie alla terra che sta sotto i nostri piedi che noi troviamo un punto di appoggio per fare ogni cosa.

Così è la nostra fede, è quel granello quasi invisibile, che sostiene ogni cosa. E noi con questa fede piccola ma potente, senza esaltarci, ma come servi umili, cerchiamo di compiere le opere che Dio ci ha affidato. E se veramente riusciremo a fare quanto Dio ci chiederà di fare, saremo beati.

Fonte: il canale YOUTUBE di fra Stefano