fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 13 Settembre 2023

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Beati voi poveri, perché vostro è il regno dei cieli. Ci vuole molta prudenza a dire queste parole a un povero, perché rischi che ti tiri dietro una scarpa. Beati voi che avete fame, e beati voi che piangete, ma chi ha il coraggio di dire queste parole a uno che ha la pancia vuota, o a una persona che piange dal dolore.

Altro che beati, tieniti tu la tua beatitudine, ma dammi da mangiare, tieniti la tua beatitudine e allevia il mio dolore. Le beatitudini non sono parole che possano essere dette agli altri, così, a cuor leggero, ma sono parole che possiamo dire a noi stessi, e in quel caso si che le sentiamo come parole di consolazione.

Noi infatti siamo chiamati ad aiutare chi si trova in difficoltà non certo a dirgli che è beato, ma nella nostra interiorità sperimentiamo molte forme di povertà, di pianto, di fame, di persecuzione, e in tutte queste situazioni di sofferenza possiamo sentire il conforto della meta a cui stiamo tendendo, che è vita eterna, dove saremo consolati, saziati, amati, e rideremo.

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Questo è anche un incoraggiamento a non abbandonare la fede nei momenti di prova; infatti, è sempre presente la tentazione di svendere la purezza della nostra anima in cambio di piccole soddisfazioni. Ricordiamoci che la nostra ricompensa è grande nel cielo. Beati voi che siete nel pianto, perché riderete.

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Fonte: il canale YOUTUBE di ☩ fra Stefano