HomeVangelo del GiornoFabrizio Morello - Commento al Vangelo del giorno, 31 Marzo 2024

Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 31 Marzo 2024

Commento al brano del Vangelo di: Gv 20, 1-9

“ Vide e credette “.

Questo è il grande annuncio della Domenica di Pasqua.

Cosa “ vide “ il “ discepolo amato “ dal Signore?

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CHE ERA TUTTO VERO!!!

Cio’ che Gesu’ aveva detto era successo.

Lui, cosi’ come gli altri discepoli, come ci dice il brano, “ non avevano ancora compreso la Scrittura, che, cioè, egli doveva risorgere dai morti “.

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Mi viene in mente l’episodio della trasfigurazione, che abbiamo letto la seconda Domenica di Quaresima ( Mc 9, 2-10 )

Esso si chiudeva con la seguente frase: “ Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti “. 

Era un mistero la Resurrezione, e, quindi, è del tutto giustificabile che non lo avessero compreso.

Ora però è tutto chiaro.

Il discepolo amato “ ha visto e ha creduto “.

Gesu’ è veramente risorto.

E il Signore darà a Lui e agli altri discepoli ulteriore dimostrazione della sua Risurrezione.

Dice infatti la prima lettura ( At 10, 34. 37-43 ) che Cristo si manifesto’ “ non a tutto il popolo “ ma a loro, “ testimoni prescelti da Dio “, che ebbero l’onore di “ mangiare e bere con Lui dopo la sua Resurrezione “.

Adesso, però, potrebbe nascere una domanda.

Il Signore risorto si manifesto’ ai discepoli.

Loro ebbero la possibilità di incontrarlo.

Noi non abbiamo materialmente assistito a cio’.

Come possiamo credere se…..non abbiamo visto?

E’ un punto chiave questo.

Se, infatti, volessimo attenerci al dato fattuale dovremmo affermare che se  “ il discepolo amato “ e, poi, gli altri, “ credettero “ perché prima “ avevano visto “, noi non possiamo credere perché “ non abbiamo visto “.

Se fosse cosi’ il cristianesimo sarebbe finito alla morte dell’ultimo dei discepoli, non essendoci piu’ testimoni oculari della Risurrezione!!!

Se invece ha resistito nei secoli è perché è “ la religione della testimonianza “.

La prima lettura, già sopra richiamata ( At 10, 34. 37-43 ), ci dice che Cristo, quando si manifesto’ ai discepoli, ordino’ loro “ di testimoniare che egli è il giudice dei vivi e dei morti, costituito da Dio. A lui tutti i profeti danno questa testimonianza: chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati per mezzo del suo nome “.

Ecco come è arrivato il  cristianesimo sino a noi, con la testimonianza.

Noi, che “ non abbiamo visto “, materialmente, Cristo risorto, crediamo in Lui perché vediamo all’opera suoi “ testimoni “, quei “ profeti “ che, nel corso del tempo, con il loro parlare, ma, soprattutto, con il loro agire, hanno testimoniato e testimoniano il Signore, cioè hanno vissuto e vivono come Lui aiutando molti ad “ uscire dai sepolcri “ in cui si sono chiusi.

Ma attenzione.

Testimoni non sono solo San Francesco, Madre Teresa, San Pio.

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