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don Vincenzo Leonardo Manuli – Commento al Vangelo del 14 Aprile 2024

Domenica 14 Aprile 2024
Commento al brano del Vangelo di: Lc 24,35-48

Non basta aver vissuto un incontro eccezionale, bisogna comunicarlo, raccontarlo, RIDIRLO, ma cโ€™รจ una fatica nel riconoscere il Risorto e quindi la difficoltร  a RIDIRE un evento che permette non solo di ricordarlo e custodirlo, fissandolo nella memoria del cuore, ma anche di riviverlo e consegnarlo ad altri che raccontandolo a loro volta, possano mantenerlo โ€œvivoโ€ nel tempo. 

Non รจ facile per i discepoli, dopo lโ€™esperienza traumatica della Passione e della morte di Gesรน, accoglierlo risorto in mezzo a loro. Stupore, spavento e gioia sono sentimenti che ritornano continuamente nei vangeli della Pasqua.

Centrali sono le Scritture, รจ il Risorto che apre la mente ai discepoli a comprenderne il senso degli eventi. Il cuore pulsante di questa narrazione รจ il racconto della Pasqua di Cristo, un evento che si RIDICE, si racconta, si prolunga, e che diventa per i suoi discepoli lโ€™annuncio urgente da comunicare al mondo per illuminarlo di senso, umanizzarlo e renderlo sensibile al dono della salvezza che in Gesรน il Padre offre a ogni carne.

Quello che i due di Emmaus narrano agli Undici e a quanti sono con loro รจ un racconto squisitamente pasquale, fatto da testimoni. Essi non raccontano di un fantasma ma di un vivente, ecco perchรฉ Gesรน mostra loro le mani e i piedi che recano i segni indelebili della croce. Quello che รจ accaduto non รจ stato solo un episodio spiacevole da dimenticare, ma un sacrificio in cui รจ stato possibile riconoscere lโ€™amore di Dio per lโ€™umanitร  che, mediante lโ€™atto umanissimo del lasciarsi nutrire, dร  prova di avere ยซcarne e ossaยป e che offre loro la chiave per accedere alla โ€œsettima stanzaโ€ delle Scritture. 

I testimoni descrivono un incontro ricco e trasformante, il racconto รจ talmente accorato e appassionato da attirare la presenza di Gesรน in persona, un Gesรน vivo e vivificante, che illumina i passi del cammino e scalda parole e decisioni. In questi racconti post pasquali cโ€™รจ il kerygma, la memoria della comunitร  cristiana che nel raccontare soprattutto il gesto dello spezzare il pane sperimenta la concretezza e lโ€™attualitร  della presenza del Risorto, si tratta della memoria dei ยซtestimoniยป che scorgono nella storia il filo rosso dellโ€™agire del Dio artefice di tutto ciรฒ che esiste, un agire che ha radici lontane, che parte dallโ€™alleanza con i patriarchi, si manifesta con forza nellโ€™alleanza con Mosรจ, attraversa gli scritti profetici e sapienziali e arriva fino a Cristo che, invece di essere accolto come lโ€™apice dei doni del Padre, viene consegnato, rinnegato ed eliminato.

In Gesรน abbiamo cosรฌ la vera immagine del volto di Dio e chi ne ha fatto lโ€™esperienza non puรฒ tacerla, questa notizia รจ cosรฌ bella che va portata a tutti. Anzi, tutta la storia dโ€™amore tra Israele e Dio era volta proprio a mostrare che il Padre ha un amore grande, che perdona i suoi figli, prima Israele e quindi tutti gli altri. La vicenda dโ€™Israele รจ servita per mostrare concretamente al mondo che il rifiuto di Dio รจ vinto dallโ€™amore del Creatore che non rifiuta e non rinnega le sue creature.

I โ€œtestimoniโ€ non raccontano di un fantasma ma di un vivente che, mediante lโ€™atto umanissimo del lasciarsi nutrire, dร  prova di avere carne e ossa e che offre loro la chiave per accedere alla โ€œsettima stanzaโ€ delle Scritture: la passione e la risurrezione di Cristo che prende su di sรฉ il dolore e il peccato dellโ€™umanitร  per offrire a tutti una vita nuova, cioรจ redenta, salvata, giustificata. 

Annunciare che Gesรน รจ Risorto vuol direย RIDIREย la gioiosa notizia che trasfigura la storia, siamo sulla stessa strada deiย due di Emmaus che lo avevano provato lungo la via, mentre Gesรน spiegava loro le Scritture: il loro cuore, triste e disilluso, avevaย cominciato ad ardere di un fuoco nuovo, di una speranza inaspettata. Ora Gesรน permette a tutti i discepoli di fare la stessaย esperienza, e anche noi, a distanza di duemila anni, siamo invitati a compiere lo stesso itinerario, a raccontare, custodire,ย RIDIREย e a farci condurre da Gesรนย per comprendere la sua e la nostra vita, a leggere le Scritture perย ricevere quella luce che rischiara e permette di cogliere le stradeย di Dio.

Per gentile concessione di don Vincenzo Leonardo Manuli
Link all’articolo del suo blog

Don Vincenzo รจ nato il 7 giugno 1973 a Taurianova. Dopo la laurea in Economia Bancaria Finanziaria ed Assicurativa nellโ€™Universitร  Statale di Messina conseguita nel 1999, ha frequentato il Collegio Capranica a Roma dal 2001 al 2006. Ha studiato filosofia e teologia presso la Pontificia Universitร  Gregoriana di Roma dal 2001 al 2006 retta dai padri gesuiti della Compagnia di Gesรน. []

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