don Roberto Seregni – Commento al Vangelo del 6 Febbraio 2022

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PAROLE NUOVE

Rileggo lentamente questo bellissimo brano di Luca e penso ai tanti amici che, come Pietro, hanno sperimentato la disarmante bellezza della potenza della Parola. Disarmante perché sfida la logica umana. C’è un momento in cui devi smettere di attorcigliarti sui tuoi ragionamenti e iniziare a fidarti, a prendere il largo e a gettare le reti. Al resto ci penserà Lui.

Luca, a differenza degli altri evangelisti, introduce la scena della vocazione di Simone e dei suoi compagni in un contesto di crisi. Gesù chiede in prestito la barca per parlare alle folle, i pescatori avevano altro per la testa: le reti erano rimaste vuote, avevano lavorato tutta la notte per nulla. Ma, al posto di lamentarsi, come sempre facciamo noi, accettano la proposta del maestro. La fama di Gesù si era diffusa velocemente, Simone stesso era stato testimone della guarigione di sua suocera (Lc 4,38-39).

Tutti lo ascoltano cullati dal lento rimestio delle onde del lago e, inaspettatamente, Gesù da un ordine a Simone: “Prendi il largo e calate le reti per la pesca”.

Ogni volta che leggo e medito questo brano, mi viene spontaneo pensare alla faccia di Simone davanti all’ordine di Gesù: “Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla…”

Prima di tutto: prendi il largo. Smetti di stare a sgambettare nell’acqua bassa, si coraggioso, cerca un cambio. Allontanati dalla riva, dalle tue sicurezze, dalle tue manie, dai tuoi riti e dalle tue paure.
E poi: getta le reti.
Il comando di Gesù sembra assurdo, ma…
Simone sa bene che si pesca di notte e non di giorno, ma…

Pietro è stanco morto, ma…

“…ma sulla tua parola getterò le reti”.

Tutto sembrava indicare che il comando di Gesù fosse totalmente illogico, ma Pietro si fida. Pietro sa che la Parola di Gesù è potente ed efficace. Pietro sa che la Parola del maestro fa la differenza.

Pietro si fida e le reti si riempiono a dismisura! Addirittura devono chiamare in soccorso un’altra barca… Mai vista una cosa simile.

Pietro si sente indegno di stare alla presenza di Gesù, si riconosce peccatore, ma il Signore lo rassicura: “non temere”. Quella Parola che ha riempito le reti, ora lo invia ad essere pescatore di uomini, a salvare dagli abissi e dalle profondità della morte.

Pietro non sa né il come né il perché, ma si fida. Lo sguardo di Gesù ha aperto un squarcio nella sua vita. Pietro è sicuro che quella Parola che ha riempito le reti vuote, riempirà anche la sua vita.

don Roberto Seregni


Don Roberto (prete missionario della Diocesi di Como) – Sito Web Fonte: il canale Telegram “Sulla Tua Parola“.

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