GESร SCOPPIร IN PIANTO
A piccoli passi ci stiamo avvicinando alla celebrazione della Settimana Santa. Dopo il grande segno dell’illuminazione della scorsa domenica, la liturgia ci propone di meditare sull’ultimo grande segno del Vangelo di Giovanni: la resurrezione di Lazzaro.
Il racconto รจ animato e molto emotivo, ma quello che balza all’occhio รจ la centralitร indiscussa di Gesรน. Tutto ruota attorno a lui, ai suoi gesti, ai suoi silenzi e alle sue parole.
Ogni volta che leggo questo testo, mi fermo a contemplare il pianto di Gesรน davanti alla tomba del suo amico Lazzaro. Forse quelle lacrime sono il centro di questo racconto evangelico e hanno la capacitร di restituirci la freschezza e la bellezza del Dio fatto uomo, dell’Emmanuele, di un Dio che soffre con noi, che non ci libera dalla morte, ma che piange con noi e si fa carne della nostra carne.
Proviamo a leggere questo brano attraverso le lacrime di Gesรน.
La prima cosa che intravedo รจ la delusione di Marta e Maria. Loro speravano che, desideravano che, credevano cheโฆ Un po’ come tutti noi che vorremmo un Dio che ci risolve i problemi e ci toglie dai guai. Il Vangelo ci traghetta verso una fede adulta e ci invita a lasciare da parte il nostro immaginario religioso.
Gesรน non ci salva โdallaโ morte, no toglie il peso della sofferenza o il dramma della solitudine, il Maestro fa molto di piรบ: la condivide. Gesรน ci rivela un Dio che ci tratta da adulti, salvandoci โnellaโ morte, condividendo con noi il peso della sofferenza e della paura.
La fede non toglie il dolore, ma ci insegna a viverlo diversamente. Il dolore rimane dolore, ma sai che non sei solo, sai che Lui รจ con te. Lui ti salva dalla disperazione della solitudine. Lui รจ il Dio con noi.
La seconda cosa che intravedo, forse con una interpretazione un po’ azzardata, รจ che le lacrime di Gesรน siano lacrime di gioia e non solo di dolore. La resurrezione di Lazzaro, infatti, รจ una anticipazione della grande notizia della Pasqua: la morte รจ sconfitta e la vita vince. Il maestro piange di gioia: finalmente la morte non sarร piรบ l’ultima parola sulla vita dell’uomo. La vita donata per amore ha sconfitto l’antica menzogna e Gesรน piange di gioia: presto si apriranno le porte del paradiso.
Un abbraccio,
don Roberto
Approfitto di questo spazio per condividere la pubblicazione del mio nuovo libro edito da Ancora: โUna carezza per tuttiโ. Si tratta di una riflessione sulle mani di Gesรน nel Vangelo di Marco. Il Dio eterno e invisibile ha preso carne nella nostra carne, la sua passione d’amore continua a vibrare nella storia attraverso le nostre mani. Non dobbiamo dimenticarlo mai: siamo discepoli di un Dio che ha una carezza per tutti. Penso possa essere una buona lettura per il tempo di Quaresima…
Don Roberto (prete missionario della Diocesi di Como) – Sito Web Fonte: il canale Telegram “Sulla Tua Parola“.
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