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don Mauro Pozzi – Commento al Vangelo di domenica 2 Giugno 2024

Domenica 2 Giugno 2024
Commento al brano del Vangelo di: Mc 14,12-16.22-26

Il lungo cammino della nostra vita ha bisogno del sostegno del Pane del Cielo che รจ il Suo Corpo.
don Mauro

Se qualcuno volesse fare un regalo alla Parrocchia di don Mauro
Parrocchia S. Maria delle Grazie: IT09Y0871383900000000012977

GESรš SI FA CIBO

Nel vangelo che abbiamo letto domenica ย scorsa Gesรน ย ha promesso di essere con noi fino alla fine del mondo. Uno dei modi in cui si rende presente รจ nellโ€™ostia che consacriamo durante la messa. La prima volta che ha spezzato il pane per i suoi discepoli era durante la celebrazione della Pasqua ebraica. Voi sapete che quella festa per gli Ebrei ricorda la notte inย  cuiย  siย  consumรฒ lโ€™ultima e la piรน terribile delle piaghe dโ€™Egitto.

Il Faraoneย  si ostinava a non lasciar partire il popolo e il Signore lo castigรฒ duramente facendo morire i primogeniti degli uomini e degli animali. Un angelo passรฒ attraverso il paese e risparmiรฒ solo gli Ebrei perchรฉ sulle loro porte cโ€™era un segno fatto col sangue di un agnello che ogni famiglia aveva sacrificato.

Prima di lasciare le loro case essi mangiarono quellโ€™agnello arrostito sul fuoco, per cui furono salvati dal suo sangue e nutriti dalla sua carne. Da questo episodio e, rifacendoci anche al profeta Isaia che parla di Lui come dellโ€™Agnello condotto al macello, noi chiamiamo Gesรน lโ€™Agnello di Dio. Lโ€™Egitto rappresenta la schiavitรน del peccato, perchรฉ quando ci si comporta male si รจ infelici e prigionieri.

Il Faraone รจ lโ€™immagine del demonio che non vuole lasciarci andare e ci vorrebbe schiavi del male, ma il Signore รจ molto piรน potente e lo costringe alla resa. Non siamo noi che vinciamo, ma รจ Dio che ci dร  la forza di vincere. Il viaggio che gli Ebrei fecero per arrivare alla terra promessa fu lunghissimo e faticoso e rappresenta la vita che non sempre รจ facile.

Anche durante il cammino Dio non fece mancare il cibo dando al popolo la manna, un pane che scendeva dal cielo, ma era ancora un alimento materiale, immagine di quello che sarebbe stata lโ€™eucarestia. Un giorno Gesรน parlando nella sinagoga di Cafarnao disse: io sono il pane disceso dal cielo! Capite allora che grande regalo ci fa il Signore?

Lui sa che la strada รจ lunga e difficile e dunque vuole sostenerci e darci forza per cui si fa lui stesso cibo per noi. Continuando il suo discorso disse ancora che chi mangia questo pane, cioรจ lโ€™ostia che รจ il suo corpo, avrร  la vitaย  eternaย  eย  tutti quelli che ascoltavano esclamarono: Signore dacci sempre questo pane!

Questa deve diventare la nostra preghiera, perchรฉ se ci manca la forza durante il cammino della vita rimarremo schiavi in Egitto. Il cibo quando รจ digerito diventaย  parteย  delย  corpo, diventa sangue, carne e ossa. Gesรน si fa mangiare da noi per diventare parte di noi. Ringraziamolo con tutto il cuore e non smettiamo mai di desiderare questo pane del cielo.

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