don Marco Pozza – Commento al Vangelo di domenica 28 Marzo 2021

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Il Diomendicante e il frutto della Passione

Una settimana alla moviola: siamo giunti ai titoli di coda della vita di Cristo. Val bene seguirlo, dunque, passo-passo: rivederlo ancora una volta in volto, avvicinarglisi per cogliere un moto del cuore, ripercorrerne i passi per imparare la strada. Siamo alle fasi finali della piรน grande guerra mondiale mai combattuta finora, mai piรน combattuta d’allora: Cristo contro Satร n. Ambedue, a fari spenti, han deciso come viverla: Cristo, costi quel che costi, inseguirร  la sua passione; Satร n, spossato ma non vinto, tenterร  d’andare in pensione: โ€œMe la merito, dopo una vita passata a combatterloโ€ mugugna tra sรฉ, sognando con gli occhi aperti un colpo mortale da sferrare all’Avversario. Entrambi concordano: โ€œNon c’รจ piรน tempo da perdere!โ€ Tutto chiaro: l’amore puรฒ aspettare una vita, la passione non aspetta un secondo. โ€œPreferisco morire di passione che di noiaโ€ fu la confidenza di Van Gogh. Cristo, da parte sua, sottoscrisse senza confidarlo.

Oggi Gerusalemme รจ in festa. E’ pericolosa una cittร  in festa: quand’รจ drogata non ragiona, ha la testa altrove, le va bene tutto e il suo contrario pur di festeggiare. รˆ l’inganno delle cittร  festaiole: un ammasso di gente ยซdove le persone si sentono sole tutte insiemeยป (H. Prochnov). Questa, mentre il Cristo entra a bordo di un puledro, figlio d’asina, รจ l’identitร  della Santa Gerusalemme: รจ una donna che consente di vedere senza essere visti. E di essere visti senza vedere. Ci sono tutti: gli attori e i protagonisti, i fedeli e gli infedeli, il ciarpame e la porcellana. Angeli e maiali, Caifa e la Madonna.

A Gerusalemme, per quando passa Cristo, si sono dati appuntamento proprio tutti, non manca piรน nessuno. E tutti, oggi, pronti ad applaudirlo:ย Benedetto colui che viene nel nome del Signore: Osanna!ย Rami d’ulivo, petali di rosa canina, tappeti rossi, le vesciche alle mani a furia di batterle. Cristo, Mendicante solitario, attraversa la piazza gigante, i vicoli stretti, costeggia le finestre aperte: โ€œCi sono applausi โ€“ รจ il suo retropensiero โ€“ che bisognerebbe lavarsi le mani dopo averli fattiโ€. Lui sa bene che, domattina, quegliย Osannaย diventerannoย Buuu!: che i leccapiedi l’hanno giร  venduto nel cuore, che questa festa non รจ altro che il narcotico d’una cittร  in preda al delirio. โ€œSono piรน di trent’anni che non organizzano feste a mio Figlio โ€“ รจ Maria, da dietro il cornicione, a ragionare cosรฌ -: figurarsi se questa festa non ha un suo secondo fineโ€. Tace, perรฒ: tutto deve accadere. Lei lascerร  che accada, non accadrร  mai che Ella sia d’intralcio. Figuriamoci!

Venerdรฌ prossimo, sul Golgota, l’attaccheranno al palo della Croce: โ€œUn delitto passionaleโ€ รจ l’epigrafe funebre che appenderanno in cittร . โ€œPer passione, perรฒ, non si toglie la vita, la si donaโ€ insegnava, in tempi non sospetti, Diomendicante. Tace, perรฒ: anche Lui, esattamente come la Madre, tace. Silenzio elettorale da parte sua: adesso – dopo aver esposto il programma per rendere l’uomo piรน uomo d’assomigliare a Dio โ€“ non dovrร  fare altro che accettare il responso delle urne. E le urne, lo si sa, sono ballerine, come o piรน dei cuori. Pazienza, Lui รจ pittore: se il mondo non s’รจ accorto, pazienza. Oppure se ne accorto cosรฌ tanto che, causa l’invidia, ha sottaciuto: perchรจ ยซuno puรฒ avere un focolare ardente nell’anima e tuttavia nessuno viene mai a sedervisi accanto. I passanti vedono solo un filo di fumo che si alza dal camino e continuano la loro stradaยป (V. van Gogh). Sbadati che non sono altro!

Attraversa tutta la cittร , a testa alta, fedele fino alla fine alla sua missione: รจ appassionandosi che si vive e si vibra, tutto il resto รจ un arrancare stanchi. Lui รจ appassionato, Gerusalemme arranca vestendosi da centometrista. E’ (quasi) tutta finta, ha il mascara addosso, senza trucco avrebbe delle occhiaie spaventose, sguardi da spavento. Il Figlio di Dio, ricercando l’impossibile (che solo a Lui รจ possibile, disse l’angelo a Maria nell’annuncio di Nazareth), fa la sua consacrazione alla passione. Nel doppio significato: โ€œE’ appassionato quest’Uomoโ€ dice chi lo guarda seriamente. โ€œChe sofferenza vivere cosรฌ l’amore per l’uomoโ€ recitano altri.

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Una doppia passione, insomma: l’amore e il sangue, la vita e la morte, carezze e picconate. Tutto vissuto alla moviola: in sette giorni si decide il destino dell’umanitร . Cristo va piano, perchรจ vuol andare lontano. Ma, ancor piรน, vuol che questa sia una parola detta una volta per tutte. L’ultima parola, quella definitiva: o la vร , o la spacca.

Commento a cura di don Marco Pozza
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