don Marco Pozza – Commento al Vangelo di domenica 13 Dicembre 2020

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Io (non) sono Dio

Insisteva nel dire diย noย perchรจ voleva a tutti i costi dire diย sรฌ:ย dicevaย noย a se stesso –ย ยซIo non sono il Cristo (โ€ฆ) Non lo sono (โ€ฆ) No (…)ยปย – per direย diย sรฌย ad un’altra persona, all’Altro che contava per davvero:ย ยซIn mezzo a voi sta unoยป.ย Il Battista, delle quattro operazioni della matematica, ama la sottrazione: vivere, per lui, รจ abitare la penombra, essere la vigilia dell’Amico, preparare la strada e poi farsi da parte. โ€œConta chi resta, il resto non contaโ€ avrร  confidato, con parole sue, a chi gli diceva che non era bello fare il secondo di nessuno. Lui, secondo di qualcuno, non lo รจ mai stato: per temperamento e per indole, ma ancor prima per missione. Era venuto al mondo per insegnare i verbi della vigilia: preparare, asfaltare, spianare, avvertire, cucinare, ordinare, progettare, aiutare. I verbi che, domani, lasceranno il posto a quelli della festa: sedersi, mangiare, gustare, bere e ascoltare.

Stringersi la mano. Il tempo umano รจ una perenne vigilia del tempo di Dio: โ€œFammi la magia di restare โ€“ avrร  bisbigliato nel segreto Gesรน al cugino apripista -, che quella di scomparire la fanno tuttiโ€. Se non scompaiono, taluni si fanno grandi senza esserlo. โ€œSono figlio di, tu non sai chi sono io, vuoi metterti a competere con me?โ€ Il Vangelo mostra di conoscere molto bene i pescatori e la loroย ars esagerandi: dicono sempre di avere la rete piena, anche quando piena non รจ. Giovanni, invece, vuol giocare pulito: โ€œGiร  tanti si danno arie perchรจ non valgono nulla. Quale vantaggio dire d’essere altri se poi, messi alla prova, si sa giร  di non poter osservare le promesse?โ€ ยซNon sono io (โ€ฆ) Sono voceยป.

Essere-voce non รจ essere portavoce: quest’ultimo ha il compito primario di spiegare meglio ciรฒ che altri hanno detto senza farsi capire al volo, di mettere a posto frasi di (s)proposito ambigue, prolungare l’eco di un’affermazione. รˆ gente che funziona con l’addizione, l’accumulo: parole aggiunte a parole per spiegare le parole. Esser-voce, invece, รจ andar bene con la sottrazione: togliere parole a favore di altri, tacere per fare parlare, rifuggire l’ambiguitร  della baraonda. Nella bocca del portavoce c’รจ la scusante: โ€œIl signor-x non voleva affatto dire queste cose, รจ stato frainteso. Avete capito maleโ€.

Chi รจ voce, invece, non giustifica ma rilancia:ย โ€œLui grida: Rendete diritta la via del Signoreโ€. Impossibile che si capisca dell’altro; possibile, invece, che qualcuno cerchi di ammorbidire il peso specifico di questo grido per farsi piรน gradito agli occhi della gente. Vera profezia, perรฒ, รจ lasciare le parole cosรฌ come sono uscite di bocca. Nessuno ha mai detto che un profeta debba essere simpatico, nessuno ha mai promesso che fare il profeta รจ cagione di comoditร : โ€œMi piacciono le cose impossibili โ€“ ha sempre ragionato cosรฌ quel gran genio della Trinitร  -, cosรฌ si vede subito chi scappa e chi, invece, resta e ci provaโ€. Il Battista รจ restato, ha provato, รจ riuscito. Facendo il secondo di Dio, รจ diventato il primo tra tutti gli uomini:ย ยซFra i nati di donnaย โ€“ dirร  il Cristo โ€“ย non รจ sorto alcuno piรน grande di Giovanni il Battistaยป. La sfida, perรฒ, la lascia aperta:ย ยซMa il piรน piccolo nel regno dei cieli รจ piรน grande di luiยป (Mt 11,11).

โ€œAggiungereโ€ รจ distrarsi, rischiare di manipolare, un tentativo di trucco: non c’รจ cosa piรน irritante di far dire ad altri ciรฒ che non hanno detto. Raccontarsi per quello che non si รจ. Volendo aggiungere, non ci si accorge di quello che c’รจ:ย ยซIn mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di meยปย (cfr Gv 1,6-8.19-28).ย Buffa questa cosa: c’รจ giร , รจ in mezzo a loro, ma nessuno se ne accorge. Volendo far dire ciรฒ che si vuol sentirsi dire, non si รจ piรน capaci di ascoltare quello che giร  รจ in onda. โ€œStiam aspettando il Messia!โ€ rispondeva la gente-in-fila a chi chiedeva loro cosa stessero facendo. Il Messia, perรฒ, c’era giร  ma non lo riconoscevano. Quant’รจ buffo l’uomo, la donna: dicono d’aspettare il Messia. Poi, quando arriva e si siede accanto, continuano ad aspettare il messia che si stanno costruendo in testa. E si perdono il Messia: quello senza codazzo di portavoci.

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L’Uomo che invita l’uomo a farsi voce per non farsi ridere dietro aprendo la bocca a vanvera.

Commento a cura di don Marco Pozza
(Qui tutti i precedenti commenti al Vangelo di don Marco)
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