don Domenico Bruno – Commento al Vangelo del 1 Febbraio 2023

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Noi cristiani con il Battesimo siamo diventati figli di Dio, abbiamo in noi il germe della divinità, siamo chiamati a realizzare quella santità che in potenza ci è stata data… ma queste cose più o meno le sappiamo già. Mi chiedo allora, perché continuiamo a farci del male?

Perché credendo di sapere le cose della fede continuiamo a operare il male e fare scelte contro la volontà del Padre? È vero, il tentatore è sempre al lavoro, si ingegna per farci cadere… ma noi lottiamo per restare in piedi? Quanto sappiamo restare aggrappati al Signore?

Gesù viene disprezzato come profeta proprio dalla sua “famiglia”, dai suoi conterranei… Penso ai religiosi, ai sacerdoti diocesani, ai fedeli che vivono le comunità parrocchiali e non si sentono apprezzati per il loro operato o non viene data loro una possibilità di apportare il proprio servizio per il Bene più grande. Anche questa può essere una tentazione a tutti i livelli…

Forse tutti dovremmo farci un esame di coscienza, ma anche chi non si sente valorizzato non deve mai stancarsi di operare nel suo piccolo la volontà di Dio Padre, che va sempre cercata e verificata insieme a una guida spirituale per restare uniti al Signore.

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