Don Antonio Mancuso – Commento al Vangelo del 19 Settembre 2023

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Il dolore più grande che si possa provare: una madre, vedova, che perde il suo unico figlio. Un dolore accompagnato da un corteo di “molta gente”. Nulla viene detto della madre… sembra esserci un rispettoso silenzio di questo dolore.

Gesù entra in questo dolore… entra nel dolore di tutti noi… perché straziante o no… visibile o no… ognuno di noi nella vita vive… affronta… prova dolore.

E di fronte al dolore Gesù non rimane indifferente. 

“Non piangere” non è una frase poco empatica di un Gesù che non comprende la sofferenza, no! “Non piangere” è la rassicurazione di chi sta per consolare il forte dolore. Come a dire: non ti preoccupare, adesso ci penso io!

Gesù non fa risorgere tutti i morti… ci sono sofferenze che vengono consolate in modo diverso. Il mistero della malattia… del dolore… del dolore innocente… rimane sempre un mistero da guardare solo con gli occhi della fede… rimane un dolore che non si può spiegare… per il quale non ci sono parole umane da usare… soluzioni da dare… 

Ci sono dolori davanti ai quali noi non possiamo e forse non dovremmo dire nulla… se non accostarci silenziosamente accanto alla persona sofferente per dirle con la nostra presenza: io sono qui… non posso fare niente se non rendermi presente… e pregare. 

Davanti a certi dolori le parole umane devono solo lasciare spazio alla parola di Dio. Sarà Dio, poi, ad intervenire… personalmente… misteriosamente.

AUTORE: Don Antonio Mancuso PAGINA FACEBOOK

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