don Alessandro Dehò – Preghiera al Vangelo del 19 Febbraio 2023

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All’altezza di una vita (quello che avrei voluto sentirmi dire)

«Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra,

“Ma io vi dico”, è tutto qui in questo pugno di lettere.

“Ma io vi dico”, seminato nel cuore di una vita che giustamente tenta di limitare la violenza, di costruire un mondo piĂą giusto, di impedire alla vendetta di prendere il sopravvento.

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E se “occhio per occhio e dente per dente” giĂ  è il segno di un’umanitĂ  piĂą umana, se giĂ  è una limitazione del conflitto, anche se giĂ  è segno irrinunciabile di civiltĂ , nonostante questo io vi dico: “ma”.

Ma,  io, vi dico:

Ma iniziate invece a cantare la possibilitĂ  di uno sguardo diverso, a cambiare prospettiva, a non rimanere intrappolati solo nella logica del buono/cattivo, giusto/sbagliato.

Ma iniziate invece a rivoluzionare completamente il modo di intendere il mondo, guardatelo dal sottosuolo dei perdenti dove il Padre giace e si fa toccare e parla e resuscita speranze.

Ma iniziate invece a parlare con Lui e ad ascoltarlo, che Lui è vivo. Lasciatevi sedurre, rapire, riempire, abitare, trasformare, che l’amore non è giusto, l’amore è tutto.

Ma io vi dico di non opporvi al malvagio che è come entrare in guerra con lui, che è come portare la vita sul piano dello scontro, ma quello è terreno suo e non deve essere il vostro. Voi interrogatela la vita, quello sì, che il male esiste ed esisterĂ , che succederĂ  che riceverete uno schiaffo ingiusto, anche piĂą d’uno, voi in quel momento imparate a chiedere “perchĂ© mi percuoti?”.  Lasciate ai giudici di trovare, se riescono, la giusta pena da infliggere, lasciate ai preti di pensare al prezzo da pagare per l’assoluzione, lasciate libero il vostro cuore dalla pretesa di un risarcimento, voi, se avete il coraggio, interrogatela la vita, interrogatelo il dolore, non opponetevi al malvagio ma guardatelo negli occhi, non lo sapete ancora che il male è giĂ  vinto dalla Resurrezione? Ancora non capite? Non lo sentite nemmeno un po’ che il violento è giĂ  vittima della sua violenza? Non sentite pena per lui?

…e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello.

State lontano dai tribunali, non entrate nella logica del nemico, che è logica che ci portiamo dentro, invece vi chiedono la tunica? Voi regalate anche il mantello. Scompaginate il conflitto, non opponetevi mai e per nessun motivo, nessun muro contro muro. Vi prenderanno per matti, gente che non sa stare al mondo, si approfitteranno di voi: ringraziate, perché hanno ragione, è proprio così, esattamente questo è il Vangelo. E si arrabbieranno, perché vi vedranno felici. E liberi. Questo è il Vangelo. Hanno perfettamente ragione.

Lo so che non è per nulla facile, soffrirete, vi sentirete usati e dimenticati, vi scoprirete a chiedervi se ne valeva davvero la pena di vivere e di vivere così. E’ il prezzo da pagare, è segno che dovete ancora camminare, è segno che in cuore vivete ancora aspettandovi qualcosa che non sia Lui: una ricompensa, la gratitudine, un riconoscimento, un premio, la giustizia… segno che ancora non vi siete convinti che avete già tutto perché siete suoi. Voi respiro di questo Tutto già amato e salvato e risorto.

Ma io vi dico che la consapevolezza di questo amore che tutto abbraccia è l’unica cosa che può salvarvi la vita.

E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle.

Nessuno vi costringerà più, perché sarete da un’altra parte, altrove, mi capite? Guarderete il mondo da una prospettiva nuova, nessuno potrà più costringervi a nulla, vi chiederanno un miglio e voi vi troverete senza sforzo a condividerne due, perché avrete compassione di chi costringe, di chi si crede felice solo nell’esercizio del potere, o solo nella cieca obbedienza (che poi è la stessa patologia). Ma attenzione, voi non avrete altro che amore compassionevole nei loro confronti, se così non fosse starete ingannando la vita! Voi dovrete solo camminare con chiunque, avrete già smesso da tempo la trappola del giudizio, camminerete e basta e sentirete che la vita in quel momento vi sta offrendo una possibilità inaspettata: percorrere passo dopo passo miglia di mondo già amato. Non dovete fare nulla, non dovrete convincere nessuno, solo vivere e camminare. Questo fanno gli uomini liberi.

E quando vi chiederanno un prestito perchĂ© voltare le spalle? Vi chiederanno in prestito parole, tempo, si approfitteranno della vostra ingenuitĂ , della vostra disponibilitĂ . Salderanno il debito? Ringraziate. Vi useranno per l’ennesima volta dimenticandosi poi di voi? Ringraziate ugualmente. Voi non pensate al debito interrogate invece il vostro legittimo dolore, interrogate il vostro cuore maltrattato e chiedete il coraggio di rimanere comunque felici, chiedete la forza di restare a guardare il mondo da una prospettiva nuova e diversa, dalla prospettiva divina, che non riesce a non amare. Che tanto siete giĂ  suoi, pienamente e completamente suoi, e questo basta. Dall’alto della vostra croce possiate essere così liberi e felici, così fedeli a ciò che avete scoperto della vita da non tradirne mai il senso profondo. Nelle tue mani affido il mio spirito.

Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.

Accettate che ci siano nemici, accettate che voi possiate essere il nemico principale di voi stessi, e ringraziate. Ringraziate ogni cosa, ringraziate ogni persona, ringraziate ogni ostacolo che si frappone fra voi e il vostro sogno realizzato. Ringraziate i nemici che impediscono alla vita di scorrere liscia verso il compimento del sogno, ringraziate i fallimenti, pregate per i persecutori perché sono loro che vi libereranno da voi stessi, perché sono loro che vi costringeranno a chiedere aiuto, ad affidarvi al Padre, ad abbandonarvi a Lui. A ricordarvi che siete suoi, come ogni persona, come la vittima e come il carnefice. Oltre ogni logica di semplice giustizia.

Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

E sarete perfetti come il Padre. Sarete liberi e bellissimi, nessuno avrà un potere così grande su di voi da potervi impedire di amare, nessuno potrà strapparvi da quella profonda felicità che è propria solo di chi sente di appartenere a Lui. Sarete perfetti cioè sarete come Lui: solo amore. Sarete perfetti e, come il padre che è nei cieli, tutto comprenderete, tutto perdonerete, tutto amerete, perché tutto è già compreso e perdonato e amato, tutto è già risorto.

AUTORE: don Alessandro Dehòpagina Facebook

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