d. Giampaolo Centofanti – Commento al Vangelo del 27 Maggio 2023

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โœ๏ธย Commento al brano del Vangelo di: โœย Gv 21,20-25

Gesรน insegna a Pietro ad andare allโ€™essenziale, a non lasciarsi guidare da mera curiositร  e anche, di fronte a tante domande โ€œteologicheโ€, a credere che ciรฒ che conta รจ appunto fidarsi dellโ€™essenziale, lโ€™amore meraviglioso, divino e umano, di Dio in Cristo. Quando si รจ turbati da qualche questione di fede magari stimolata da voci piรน o meno fasulle ci si puรฒ dare una risposta serena e credere che Dio ha fatto bene, in modo sano, semplice, sereno, pieno di buonsenso nella fede, tutte le cose. Poi, specie se la cosa incide sulla vita concreta, quando si ha tempo ci si puรฒ confrontare col proprio padre spirituale.

Il brano orienta a situarsi bene di fronte a certe rivelazioni di Gesรน. La strada talora non รจ quella di decifrarle a tavolino ma di custodire quelle parole e poi scoprirne i significati nel dipanarsi della vita concreta alla sequela di Cristo. In effetti pare che Giovanni non sia morto martire, la sua vita non รจ stata abbreviata da una morte violenta.

Ma forse in questo brano รจ sottesa unโ€™altra domanda alla quale allora era difficile rispondere sullโ€™assunzione in anima e corpo di Maria. Chissร  se lโ€™hanno vista ascendere al cielo o se non hanno trovato piรน il suo corpo qualche giorno dopo la sua morte.

Fonte: il blog di don Giampaolo Centofanti